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Depositi di acqua, sotto forma di ghiaccio, anche su Cerere.

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Permanently shadowed regions capable of accumulating surface ice were identified in the northern hemisphere of Ceres using images taken by NASA’s Dawn mission combined with sophisticated computer modeling of illumination. Credits: NASA/JPL-Caltech
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Nell'emisfero nord di Cerere, analizzando le immagini raccolte dalla sonda Dawn con un sofisticato modello di illuminazione della superficie, sono state individuate delle regioni in ombra perenne capaci di intrappolare, e conservare, per millenni ghiaccio d'acqua. Credits: NASA/JPL-Caltech

La sonda americana Dawn ha mappato una serie di regioni perennemente in ombra nei poli del pianeta nano Cerere. Gli scienziati della NASA sospettano che queste regioni abbiano custodito depositi di acqua ghiacciata per almeno un miliardo di anni, alimentando le probabilità che tali depositi siano ancora presenti oggi.

“Le condizioni su Cerere sono quelle giuste per l’accumulo di depositi di acqua ghiacciata,” spiega Norbert Schorghofer dell’Università delle Hawaii. “Cerere ha appena abbastanza massa per trattenere le molecole dacqua, e le regioni perennemente in ombra che abbiamo identificato sono estremamente fredde – ancor più fredde di quelle sulla Luna o su Mercurio.

“Queste regioni si trovano perlopiù in corrispondenza dei fondali, e delle pareti rivolte verso il polo, dei crateri situati a latitudini elevate. Queste “trappole” ricevono solamente illuminazione indiretta, tanto che le loro temperature possono mantenersi costantemente al di sotto di -151 gradi centigradi, intrappolando così qualunque riserva di acqua ghiacciata presente.

Gli astronomi si sono concentrati sull’emisfero nord di Cerere, che finora ha ottenuto una copertura migliore dalla sonda Dawn. Utilizzando le fotografie scattate dalla sonda a una risoluzione di 500 metri per pixel hanno potuto ricostruire un modello tridimensionale della superficie e studiare le variazioni di illuminazione solare nel corso di un’orbita completa. Così facendo, hanno potuto mappare le aree che non ricevono mai luce solare. Infatti l’evoluzione dell’asse di inclinazione e dell’orbita del pianeta nano, potrebbe aver mantenuto queste aree perennemente in ombra per miliardi di anni.

Un gran numero di queste regioni costellano il polo nord del pianeta nano; sorprendente è anche la varietà di queste regioni in termini di dimensioni. La più vasta di queste aree si trova in un cratere largo 16 chilometri e situato a meno di 65 chilometri dal polo nord. In totale, le aree perennemente in ombra ricoprono 1800 chilometri quadri, pari allo 0.13% dell’emisfero nord del pianeta.

Si tratta di dati simili a quelli di Mercurio, tuttavia, essendo Cerere molto più lontano dal Sole, è probabile che le temperature in queste regioni perennemente in ombra siano molto più basse.”Su Cerere, queste regioni rappresentano trappole fredde fino a latitudini relativamente basse,” spiega Erwan Mazarico della NASA. Il limite inferiore di latitudine per la presenza di queste aree è stato riscontrato di circa 69 gradi nord. “Sulla Luna e su Mercurio, solo le regioni perennemente in ombra molto vicine ai poli sono abbastanza fredde da garantire la stabilità del ghiaccio al loro interno”.

Secondo la ricostruzione operata dagli scienziati, nell’arco di un anno, corrispondente a 1682 giorni terrestri, lo 0,14% delle molecole dacqua su Cerere, finirebbero intrappolate in queste regioni. A questa velocità, depositi di dimensioni macroscopiche si sarebbero potuti formare nell’arco di un centinaio di migliaia di anni circa.

“Anche se eravamo già a conoscenza di possibili depositi di acqua ghiacciata sulla Luna e su Mercurio, Cerere potrebbe essersi formato con molta più acqua,” spiega Chris Russell, a capo della missione. “Alcune osservazioni indicano che Cerere potrebbe essere, inoltre, un mondo ricco di volatili non dovuti a sorgenti esterne.”


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