Home Articoli e Risorse On-Line RADIOASTRONOMIA PER RILEVARE OGGETTI ARTIFICIALI NELLO SPAZIO

RADIOASTRONOMIA PER RILEVARE OGGETTI ARTIFICIALI NELLO SPAZIO

Letto 721 volte
0
Tempo di lettura: 3 minuti

IL SISTEMA DI SORVEGLIANZA INVISIBILE UTILIZZA LA TECNOLOGIA DELLA RADIOASTRONOMIA PER RILEVARE OGGETTI ARTIFICIALI NELLO SPAZIO

I ricercatori dell’International Center for Radio Astronomy Research (ICRAR) hanno sviluppato un sistema di sensori portatili a basso costo che può essere utilizzato per rilevare spazzatura spaziale, satelliti e aerei.

Il progetto portatile Space Domain Awareness (SDA) fa parte di una borsa di ricerca collaborativa finanziata dal Defense Science Centre del governo dell’Australia occidentale. Sviluppato dai ricercatori della Curtin University dell’ICRAR, il progetto SDA sfrutta le tecnologie utilizzate nella radioastronomia per creare un sistema radar passivo economico, flessibile e portatile.

A differenza dei sistemi radar convenzionali, che trasmettono deliberatamente un segnale noto, un sistema radar passivo fa uso di trasmissioni di terze parti come segnali radio e TV per rilevare oggetti senza rivelare la propria esistenza.

Il sistema portatile Space Domain Awareness utilizza le trasmissioni nell’ambiente locale per rilevare gli oggetti. Credito: ICRAR-Curtin

Il professore associato Randall Wayth dell’ICRAR-Curtin è il ricercatore capo del progetto e afferma che il sistema a 32 antenne potrebbe essere configurato per diverse applicazioni.

“Il nostro sistema è altamente portatile, sensibile e invisibile a molti sistemi di rilevamento tipici o commerciali, rendendolo ideale per l’implementazione in ambienti remoti e scenari di difesa”, ha affermato il professore associato Wayth.

I ricercatori dell’ICRAR hanno prototipato il loro sistema di sensori portatili basato sulla tecnologia di radioastronomia esistente, dimostrando il suo uso per la sorveglianza nascosta che può essere gestita autonomamente o integrata in una rete più ampia.

“Nella costruzione di questo prototipo, ICRAR ha preso le tecnologie e le competenze sviluppate nel corso della nostra attività principale di radioastronomia e le ha applicate a uno scopo di difesa”, ha affermato il professore associato Wayth.

“Le tecniche che usiamo per immaginare l’Universo distante si traducono direttamente nel rilevamento di oggetti più vicini a casa”.

Il sistema Portable Space Domain Awareness (SDA) sfrutta la tecnologia della radioastronomia. Credito: ICRAR-Curtin

Una considerazione chiave per il progetto è stata quella di motivare e stimolare lo sviluppo di una catena di approvvigionamento manifatturiero dell’Australia occidentale per i componenti critici. Per raggiungere questo obiettivo, il progetto ha sfruttato le forti connessioni dell’ICRAR con le industrie ingegneristiche e manifatturiere dell’Australia occidentale per rispondere alle esigenze di capacità attuali ed emergenti della difesa. Ciò ha dimostrato il sostegno dell’ICRAR ai posti di lavoro locali e all’industria manifatturiera di WA.

Il team di ricerca ha collaborato con il Development WA del governo WA , per distribuire il sistema SDA portatile all’Australian Automation and Robotics Precinct (AARP) a Neerabup. Questa disposizione ha accresciuto la consapevolezza delle capacità di ricerca e sviluppo dello stato nel campo della SDA e ha fornito una vetrina per le strutture del governo WA.

Guardando al futuro, il professore associato Wayth afferma che sono in corso discussioni con collaboratori dell’industria e del governo, con l’obiettivo di raggiungere capacità di elaborazione dei dati in tempo reale, migliorando il potenziale di applicazione a varie sfide di difesa e sicurezza.

Fonte: https://www.icrar.org/portable-sda/


In Coelum Astronomia 260 l’approfondimento dedicato allo stato della Radioastronomia in Italia e nel Mondo a cura di Silvia Casu dell’INAF

Se non l’hai ancora letto clicca qui