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Un astronauta alla Croce del Nord

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Il Comandante e astronauta Maurizio Cheli durante il suo intervento

Sabato 7 Novembre è stata una giornata da tutto esaurito al Centro Visite “Marcello Ceccarelli” dei Radiotelescopi di Medicina (BO) in occasione della visita pubblica del Comandante modenese Maurizio Cheli, pilota ed astronauta.

A caccia degli E.T. con il SETI, presso il Centro Visite M. Ceccarelli.

Nell’attesa della conferenza di Cheli, i tanti visitatori, tra cui molte famiglie conbambini, hanno trascorso l’intero pomeriggio al Centro Visite potendo sceglieretra varie attività: spettacoli al planetario gonfiabile di Giuseppe Pupillo (ilplanetario.it), lancio di razzi a cura di Acme Italia e visite guidate alle due antenne medicinesi:la parabola da 32 metri di diametro e la Croce del Nord.

Nel tardo pomeriggio, dopo un breve intervento di Pierdomenico Memeo (divulgatore scientifico della Cooperativa Ossigeno) sul mini-corso per piccoli astronauti “Space Camp”, e l’introduzione di Stefania Varano (responsabile della divulgazioneper INAF), l’astronauta Cheli ci ha descritto la sua esperienza sullo Shuttle Columbia (anno 1996): 1260 interruttori, l’abbraccio avvolgente delle fiamme di tanti colori alla partenza, al rientro e tutto quel che sta in mezzo, in modo semplice ed emozionante come forse solo un volo spaziale sa essere.

Stefano Pozzato di ACME Italia

Cheli ha pero’ sottolineato che l’addestramento precedente al volo comprende anche fasi molto ripetitive con simulazioni non esaltanti, in modo da essere pronti a reagire in automatico a qualunque tipo di imprevisto.

La figura del candidato astronauta, nell’attesa del suo primo volo, è descritta efficacemente come “un pinguino, che ha le ali ma non sa ancora volare”, dice Cheli, e che una volta nello spazio, dopo aver attraversato “quello strato sottilissimo di atmosfera che ci tiene in vita” ha bisogno di circa tre giorni di tempo per abituarsi all’assenza di peso (e non di gravità, attenzione!).

Da sinistra Luigi Pizzimenti e Maurizio Cheli

Cheli ha infine presentato il suo libro “Tutto in un istante” affiancato da Luigi Pizzimenti, curatore della sezione Astronautica del museo Volandia di Malpensa, e dall’attrice badiese Cristina Chinaglia che ha magnificamente letto alcuni estratti del libro.

Al termine dell’incontro il Comandante si è reso disponibile per fotografie e autografi mentre all’esterno il pubblico è stato accolto dai telescopi dell’Associazione Astrofili Imolesi, pronta a far veder le stelle.

È stato un pomeriggio davvero spaziale in questo autunno primaverile, suggellato dall’entusiasmo dei visitatori, grandi e piccini, ma anche dello staff dell’ Osservatorio di Radioastronomia di Bologna, che ha realizzato questo evento. Del resto, chi non ha mai sognato almeno una volta di fare l’astronauta?

Daria Guidetti (Osservatorio di Radioastronomia – INAF, Bologna)

Personale dell’Osservatorio di Radioastronomia coinvolto (accoglienza e visiteguidate alle antenne e al planetario) in ordine alfabetico: Germano Bianchi, Daria Guidetti, Marco Poloni, Giuseppe Pupillo, Simona Righini, Francesca Schiavon, Stefania Varano.

Da sinistra gli astrofisici F. Schiavon, D. Guidetti, R. Ricci, S. Righini, P. Memeo