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1986: Non si esce vivi dagli anni ’80. Stavolta davvero.

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Oggi ci catapultiamo direttamente nel 1986. Sì, abbiamo scavallato la metà degli anni ’80, ma niente paura, c’è ancora tantissima carne al fuoco! Che dire di questo anno? Gli hacker, che ancora non sapevano di esserlo, diffusero il primo virus informatico al mondo il 9 gennaio, così, per cominciare bene l’anno.

Sull’altro lato informatico, quello buono invece, uscivano videogame leggendari come Arkanoid, Bubble bubble, The Legend of Zelda (si chiama LINK!) e quel monello ammazzavampiri di Castlevania. Il 1986 è anche l’anno di un fallimento epico, quello dello Space Shuttle Challenger che esplode nella fase di decollo fumando tutti e sette gli astronauti a bordo.

 

Mentre nelle fumetterie usciva per la prima volta Dylan Dog, una mucca impazziva, a causa di un prione, in un allevamento dell’Hampshire. Ve lo ricordate o avete rimosso? Non si mangiarono hamburger per mesi! Per continuare la serie di sventure, in aprile ci fu la catastrofe nucleare di Černobyl, quando uno dei quattro reattori della centrale termoelettrica nucleare Ucraina subì un surriscaldamento e il suo nucleo si fuse, facendo esplodere tutto e disseminando nell’ambiente materiali fortemente radioattivi. Pensate, l’intera popolazione della città e dintorni fu esposta nei primi 10 giorni a una radioattività 100 volte superiore a quella subita dagli abitanti di Hiroshima per lo scoppio della prima bomba atomica del 1945. Gli effetti nocivi si riscontrarono anche in gran parte dell’Europa centromeridionale.

Dicono che le comete portassero sventura. Ovviamente non è vero, ma nel 1986 ci fu il passaggio della cometa di Halley che ritornava alla minima distanza dalla Terra, a 63 milioni di km l’11 aprile. Il cinema non era da meno. Nelle sale uscivano Aliens, Critters e La Mosca. Tanto per rimanere in tema. Ma nonostante tutto il cosmo era sempre lì, ad attendere e guardare con compassione le nostre vicende, che rispetto all’anno prima diventavano via via sempre più imbarazzanti. Tuttavia per tenere su l’asticella, gli scienziati si davano da fare per apparire più fighi possibile e fare scoperte toghe. Certo, non avranno avuto lo stesso appeal di Maverick che quell’anno faceva sbavare miliardi di pulzelle e sognare di essere aviatori circa il 99.9% dei teenager, ma almeno ci provavano.

 

Nel 1986 infatti, alcuni scienziati scoprirono il moto d’insieme delle galassie prossime alla nostra Galassia. Le osservazioni, compiute da diversi astronomi utilizzando strumenti portati da veicoli spaziali, resero infatti possibile capire che il superammasso costituito dalla nostra Galassia e dalle galassie relativamente vicine aveva un moto apparentemente rettilineo e uniforme verso un punto preciso, situato nella costellazione della Croce del Sud. Ora sappiamo che lì c’è una grande concentrazione di massa, chiamata con molta fantasia, Grande Attrattore. Nello stesso anno, la sonda planetaria statunitense Voyager 2 sorvolò Urano, a soli 81500 km dalle nubi del pianeta e ricavando dettagliate mappe fotografiche dei 5 satelliti noti (e sì, Urano ha 5 satelliti): Miranda, Ariel (no, non la sirenetta), Umbriel, Titania e Oberon (il giovane mago) e ne scoprì 10 nuovi più piccoli. Last but not the least, fotografò dettagliatamente 10 degli anelli del pianeta e le sue nubi.

Il 1986 è l’anno in cui la stazione spaziale sovietica Mir venne messa in un’orbita quasi circolare a 233,5 km di quota, permettendole di percorrere 16 volte al giorno il giro del mondo, in modo da esplorare quasi tutta la Terra. La struttura era composta da una parte centrale e 6 moduli principali, per una lunghezza complessiva di 33 m, una larghezza di 27 m e una massa totale di 130 t, attrezzata in modo da potere ospitare fino a 6 astronauti di varie missioni, anche internazionali. Siccome i russi facevano le cose per durare nel tempo, la sua vita, prevista per soli 5 anni, si protrarrà per oltre 15, sino al marzo 2001. Che ne pensate? Anno tosto vero il 1986?

A presto raga, alla prossima volta!