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Gli Estremofili e la vita nello spazio – n. 255 Coelum Astronomia

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In una melodia un abile musicista ordina le note secondo uno schema rigoroso e omogeneo. Non ci sono codici o regole da seguire ma essa suona come giusta all’orecchio umano. Si può paragonare la nascita della vita ad una melodia perfetta. Un punto di equilibrio e una complessa rete di strade interconnesse, ognuna delle quali contribuisce alla mappa della vita.

Come in qualsiasi sistema termodinamico aperto per lavorare in maniera corretta i processi interni devono essere ben separati dal mondo esterno. Nelle forme di vita biologiche questa separazione è rappresentata dalla membrana cellulare.

Sono necessari poi molti elementi chimici Carbonio, Idrogeno, Azoto, Ossigeno, Fosforo e Zolfo e un potentissimo solvente: l’acqua, il principale solvente usato nei processi chimici della biosfera.

Esiste tuttavia un altro liquido che può fungere alla stesso scopo: l’ammoniaca, in grado di svolgere alcuni compiti in maniera simile all’acqua in ambienti chimici però totalmente dissimili a quello terrestre.

Ma quanto tempo ci vuole per formare un organismo vivente?

Questa non è una domanda banale. Si calcola che sulla Terra i primi microfossili si siano formati circa 3,5 miliardi di anni fa e, poiché il Large Heavy Bombardment (LHB), ovvero il periodo di tempo caratterizzato da un gran numero di impatti astronomici che hanno colpito la Terra, si è verificato tra 4,1 e 3,8 miliardi di anni fa, si stima che la vita abbia avuto circa 300 milioni di anni per evolversi e lasciare dietro di sé una traccia fossile.

Adattabilità degli organismi in ambienti ostili

L’evoluzione non è un processo casuale, come a prima vista potrebbe sembrare.

L’evoluzione, citando Luca Signorile, è un orologiaio miope. Essa ha una linea guida, un obiettivo, che è la conservazione dell’organismo il più a lungo possibile, e l’adattamento è la sua strategia. Una strategia a lungo termine e che può operare attraverso la mutazione e la selezione naturale.

Sulla Terra sono stati colonizzati anche gli ambienti più aridi e inospitali, dove organismi unici ed estremamente differenti fra loro si sono adattati a vivere nelle proprie nicchie ecologiche.

Ambiente e microorganismi estremi. CREDIT: ESTREME TOUR CITTÀ DELLA SCIENZA

L’articolo completo disponibile sul n. 255 Aprile-Maggio

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