Con il patrocinio di: INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica e dell’ Università degli Studi di Napoli “Federico II”

Il XXXIII Convegno Nazionale del GAD (Gruppo di Astronomia Digitale) si è svolto dal 10 al 12 ottobre 2025 presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte a Napoli. Un appuntamento che da anni riunisce astrofili, ricercatori e divulgatori da tutta Italia.

Più di 50 partecipanti hanno animato tre intense giornate di relazioni, osservazioni, visite e convivialità.

Il convegno inizia con i saluti istituzionali del Direttore dell’Osservatorio, Pietro Schipani, e del Presidente dell’UAN, Edgardo Filippone.

Successivamente si sono susseguiti interventi di alto livello scientifico:

  • Marcella Marconi, ex Direttrice dell’Osservatorio, ha aperto i lavori con una relazione dedicata alla variabilità stellare.
  • Salvo Pluchino, Presidente dell’UAI, ha tracciato un quadro aggiornato della radioastronomia amatoriale, settore in espansione grazie alle nuove tecnologie di ricezione e all’impegno dei gruppi di ricerca locali.
  • Clementina Sasso (INAF) ha sottolineato l’importanza del dialogo tra mondo professionale e comunità amatoriale, una collaborazione che arricchisce entrambi i fronti.
  • Giovanni Covone, docente dell’Università Federico II di Napoli, ha affascinato il pubblico con un intervento sulla ricerca di esopianeti e mondi abitabili, raccontando le più recenti scoperte e i progressi nell’individuazione di pianeti extrasolari simili alla Terra.
  • Claudio Lopresti, Presidente del GAD, ha presentato la nuova impostazione dell’Area Ricerca e Tecnica UAI, delineando le linee guida e le prospettive future del network.

Non sono mancati contributi di rilievo da parte dei soci dell’UAN, come Fabio Filippi sugli osservatori remotizzati, e Antonio Marino e Giulio Follero sui progetti di ricerca sugli esopianeti.

Quest’anno, l’Unione Astrofili Napoletani (UAN) ha avuto un ruolo centrale nell’organizzazione dell’evento, curando con dedizione la logistica e l’accoglienza di tutti i partecipanti.

Come ha spiegato Antonio Marino, responsabile della Sezione Esopianeti dell’UAN, l’obiettivo principale è stato duplice: da un lato offrire agli appassionati locali un’occasione preziosa per confrontarsi con esperti delle discipline trattate dal GAD; dall’altro creare un ambiente accogliente stimolante per tutti i partecipanti.

Un impegno non da poco, ma che – sottolinea Marino – “ha ripagato pienamente gli sforzi, grazie ai tanti apprezzamenti ricevuti da parte degli ospiti e al clima di collaborazione che si è respirato durante tutto il convegno”.

Fra i temi più vivi dell’edizione 2025 c’è stata senza dubbio la ricerca sugli esopianeti, ambito in cui l’Italia continua a distinguersi per partecipazione e competenza della comunità amatoriale.

Marino ha sottolineato come la ricerca stia vivendo una fase “straordinariamente dinamica”, in cui anche gli astronomi non professionisti contribuiscono in modo significativo ai progetti internazionali.

Programmi come ExoClock e TESS, infatti, dimostrano quanto sia prezioso il lavoro della citizen science e quanto le tecnologie moderne – telescopi, sensori e software di analisi – stiano rendendo sempre più accessibile un campo di studio che solo pochi anni fa sembrava riservato ai grandi osservatori professionali.

È un percorso affascinante – ha spiegato Marino – e siamo solo all’inizio. La ricerca esoplanetaria rappresenta uno dei settori più entusiasmanti dell’astronomia contemporanea, capace di unire rigore scientifico e meraviglia per la scoperta.”

Un momento particolarmente significativo è stato il collegamento online con Molisella Lattanzi, direttrice della rivista Coelum Astronomia. In segno di vicinanza, la direttrice ha fatto distribuire ai presenti copie della rivista Coelum, dono simbolico che ha rappresentato l’unione tra ricerca amatoriale e comunicazione scientifica professionale.

Inoltre, uno degli aspetti più apprezzati del Convegno GAD resta la possibilità di incontro tra realtà diverse, accomunate dalla stessa passione per il cielo.

Per Marino, questo è proprio “il valore più grande di eventi come il GAD”: la capacità di creare connessioni tra esperienze e competenze distribuite su tutto il territorio nazionale, offrendo un terreno fertile per la nascita di nuove collaborazioni e idee di ricerca.

La forza del gruppo, aggiunge, risiede nel ritrovarsi periodicamente “per confrontarsi, ispirarsi e rafforzare la rete che unisce appassionati e ricercatori, in un dialogo continuo che arricchisce entrambi i mondi.”

Il messaggio che Marino rivolge a chi desidera avvicinarsi al mondo degli esopianeti è semplice ma profondo: iniziare insieme, mai da soli.

Avvicinarsi alle associazioni locali, partecipare alle attività dei gruppi di ricerca, condividere esperienze e tecniche di elaborazione fotometrica: sono questi, secondo lui, i primi passi per entrare in un campo che non smette di stupire.

“La condivisione delle competenze – afferma – è la chiave che apre le porte di questo mondo affascinante. È così che si cresce, come astrofili e come persone.”

Il Convegno GAD 2025 ha confermato ancora una volta quanto la collaborazione tra professionisti e appassionati rappresenti una delle risorse più preziose per l’astronomia italiana.

Napoli e l’Osservatorio di Capodimonte si confermano così luoghi di incontro privilegiati per chi guarda il cielo con curiosità e dedizione.

E come ricorda Marino, “ogni volta che ci ritroviamo, l’astronomia diventa non solo scienza, ma anche relazione, cultura e futuro condiviso.”

Grazie ad Antonio Marino Responsabile Sezione esopianeti e stelle variabili UAN