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Ingenuity sopravvive da solo alla prima gelida notte marziana

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Mars Perseverance sol 43 (dettaglio) Rear Right HazcamCrediti: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today
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Ingenuity ripreso da Perseverance durante il sol 43 (dettaglio) dalla Rear Right Hazcam. Crediti: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

Le temperature notturne nel cratere Jezero possono raggiungere i meno 90 gradi Celsius mettendo a dura prova l’elettronica e i componenti a bordo. Ingenuity si è separato da Parseverance il 3 aprile scorso, dopo una procedura che ha richiesto 6 sol di attività.

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Nel primo giorno marziano, il team ha attivato un dispositivo per la rottura dei bulloni, aprendo il meccanismo di blocco che ha tenuto Ingenuity saldamente ancorato alla pancia del rover durante il lancio e l’atterraggio su Marte. Il sol seguente, un dispositivo pirotecnico ha tagliato i cavi, consentendo al braccio robotico che tratteneva Ingenuity di iniziare a ruotare l’elicottero fuori dalla sua posizione orizzontale. Nel frattempo, Ingenuity ha esteso due dei suoi quattro piedi. Durante il terzo sol, un piccolo motore elettrico ha finito di ruotare il drone portandolo completamente in verticale. Durante il quarto sol sono state estese le altre due gambe. Nella posizione finale, l’elicottero è rimasto sospeso a circa 13 centimetri sulla superficie marziana. A questo punto Ingenuity era penzolante, collegato a Perserverance solo da bullone e un paio di dozzine di minuscoli contatti elettrici. Durante il quinto sol, il team ha sfruttato l’ultima opportunità di utilizzare Perseverance per caricare le sei batterie di Ingenuity. Il sesto sol ogni collegamento è stato rimosso, il done si è posato sul suolo e Perseverance si è velocemente allontanato per permettere al piccolo pannello solare in cima ai rotori di ricevere immediatamente la luce del Sole.

Il questo video abbiamo raccolto le varie fasi dell’intera operazione.

Questa immagine a bassa risoluzione è stata ripresa il 3 aprile dalla fotocamera a bordo di Ingenuity, quando il drone ha toccato il suolo ma era ancora sotto la pancia di Perseverance (in fondo si vedono in parte le ruote del rover). Crediti: NASA/JPL-Caltech

«Questa è la prima volta che Ingenuity è da solo sulla superficie di Marte», ha detto MiMi Aung, project manager di Ingenuity presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA. «Ma ora abbiamo la conferma di avere il giusto isolamento, i giusti riscaldatori e abbastanza energia per sopravvivere alla notte fredda, che è una grande vittoria per la squadra. Siamo entusiasti di continuare a preparare Ingenuity per il suo primo test di volo».

Ideare un velivolo abbastanza piccolo da stare sul rover, abbastanza leggero da volare nella sottile atmosfera di Marte ma abbastanza resistente da sopravvivere alle temperature gelide, è stata una bella sfida per gli ingegneri.

Mars Perseverance sol 43 Ingenuity - Rear Hazcam Panorama. Il mosaico a piena risoluzione (4784 × 816 pixel) è disponibile sul nostro album di Flickr. Crediti: NASA/JPL-Caltech - Processing: Elisabetta Bonora & Marco Faccin / aliveuniverse.today

Nei prossimi due giorni, Ingenuity raccoglierà informazioni sulle prestazioni dei sistemi di controllo termico e di alimentazione. Queste informazioni verranno utilizzate per mettere a punto i sistemi ed aiutare il drone a sopravvivere alle dure notti di Marte durante l’intero periodo dell’esperimento di volo. Poi, saranno testate pale e rotore. Inoltre, sarà controllata l’unità di misura inerziale ed il computer di bordo (alimentato da un Qualcomm Snapdragon 801 un processore ARM quad-core a 2.2Ghz) incaricati di pilotare autonomamente l’elicottero.

Se tutti i controlli preliminari andranno bene, il primo tentativo di Ingenuity di decollare dal suo “campo d’aviazione” di 10 x 10 metri, avverrà non prima della sera dell’11 aprile …. e sarà storia!

Fonte: mars.nasa.gov/technology/helicopter/