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Apollo 11 Lunar Sample Return Bag all’asta!

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La missione Apollo 11 è stata la prima missione a portare l'uomo sulla Luna e dalla quale sono stati riportati a Terra campioni di rocce lunari. La borsa che andrà all'asta questa estate, nel giorno dell'aniversario dello sbarco , è proprio la borsa che Neil Armstrong ha utilizzato per portare a Terra i primi campioni. In questa storica foto però è ripreso Buzz Aldrin nella sua tuta spaziale, di Neil ne esiste solo una mentre rientra nel modulo lunare, perché lui era il fotografo, ed è destino del fotografo non apparire mai nelle foto, ma... i più attenti vedranno che in realtà in questa foto c'è anche Neil... riflesso nel casco di Buzz! Crediti: NASA
La casa d'aste Sotheby, a New York, metterà a disposizione la borsa utilizzata da Neil Armostrong per raccogliere i primi campioni lunari riportati a Terra, e la descrive come il "più importante arteffatto spaziale mai apparso in un'asta". Crediti: Sotheby's

Il 20 luglio 2017, giorno dell’anniversario dell’atterraggio sulla Luna da parte della missione Apollo 11, la casa d’aste di New York Sotheby’s offrirà la borsa utilizzata da Neil Armstrong per portare sulla Terra il primo campione lunare mai raccolto.

L’oggetto, unico nel suo genere, dovrebbe raggiungere la fantascientifica cifra $ 2-4 milioni di dollari!

Nella piccola sacca sono ancora presenti tracce di polvere di luna, l’oggetto darà al fortunato, e direi danaroso, collezionista l’opportunità non solo possedere una parte del primo materiale lunare mai raccolto, ma anche la possibilità di avere una reliquia dell’umanità.

Una delle rocce raccolte, e riportate a Terra, durante la missione Apollo 11 da Neil Armostrong. Crediti: CollectSpace

Durante la missione Apollo 11, Neil Armstrong raccolse quasi 500 grammi di materiale da 1 cm e 12 frammenti di roccia più grandi di 1 cm da cinque posizioni diverse sulla superficie lunare della regione nota come il Mare della Tranquillità.

A causa della natura sconosciuta del materiale lunare, questa borsa di decontaminazione è stata utilizzata per ridurre al minimo i danni potenziali che i campioni avrebbero causato al pianeta Terra.

Quasi tutte le attrezzature della storica missione sono ospitate presso il Museo Nazionale Smithsonian a Washington, tuttavia, una recente sentenza del tribunale del Kansas, ha permesso che questo fosse l’unico manufatto in mani private, “essendo stato acquistato in buona fede durante un’asta”.

La vera storia di questa borsa, infatti, è rimasta sconosciuta per decenni. Poi, nel 2014 per un errore di catalogazione, non riportando la reale provenienza e valore, è stato possibile metterla in vendita per ben tre volte in una piccola casa d’asta per conto del Servizio Marshall USA, senza però ricevere un’offerta. Nuovamente rimessa all’asta nel 2015, l’attuale proprietario ha vinto la contrattazione con un’offerta di soli 995 dollari!
Interessato alla storia del suo acquisto, il fortunato vincitore ha inviato la sacca al Johnson Space Center della NASA, nella speranza di ottenere ulteriori informazioni.

Nel volume “Apollo 11 Stowage” è stata trovata la corrispondenza e il numero stampato all’interno della borsa. Il prezioso oggetto fa parte della “Long Term Contingency Decontamination Box” dal sito di atterraggio di Apollo 11. La NASA a quel punto, trattandosi di un artefatto delle missioni spaziali che non dovrebbe essere di proprietà privata, ne decise la confisca. Confisca annullata proprio dalla una sentenza del tribunale del Kansas, che ha riconsegnato la borsa nelle mani del proprietario.

L’attuale proprietario ha dichiarato che parte dei proventi dell’asta andranno a organizzazioni di beneficenza, tra cui la Immune Deficiency Foundation e la Bay Cliff Health Camp Children’s Therapy and Wellness Center e prevede di creare una borsa di studio per gli studenti che studiano presso la sua Alma Mater, l’Università del Michigan, North.


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