MPW1 & ALV1 nel Cigno

di Francesco Morini inserita il 18 Ottobre 2025

MPW1 & ALV1 nel Cigno

Nebulosa Planetaria MWP 1 MWP1 (Motch-Werner-Pakull 1, PN G080.3-10.4, PK 080-10.1) è una nebulosa planetaria molto antica, debole e diffusa nella costellazione del Cigno, notata per la prima volta nel 1987 da Alain Maury su una lastra blu scattata con il telescopio Palomar Schmidt da 48 pollici. Fu successivamente descritta da Motch, Werner e Pakull (da cui il nome MWP) quando esaminarono una debole sorgente di raggi X nel Cigno. La sorgente di raggi X si rivelò essere la stella centrale di una nebulosa planetaria. La stella centrale non è una normale nana bianca, ma una stella pulsante di tipo GW Vir, che mostra uno spettro con una temperatura superficiale di circa 150.000 K, così calda da produrre grandi quantità di raggi X. MWP1 ha una struttura bipolare nella parte centrale e deboli filamenti lineari, che suggeriscono la presenza di onde d’urto, nelle regioni esterne. È una delle più grandi nebulose planetarie conosciute, si estende per circa 15 anni luce di spazio. La dimensione apparente nel cielo è di 15,52 x 13,13 minuti d’arco. Le misurazioni della distanza da Gaia EDR3 sono espresse in 502 pc (4500 anni luce). È una nebulosa planetaria insolitamente antica, con un’età stimata di 150.000 anni. Nebulosa Planetaria Alv 1 Questa nebulosa planetaria Alv 1 (PN G079.8-10.2) è stata scoperta casualmente dall’astronomo amatoriale portoghese Filipe Alves nel novembre 2009 mentre fotografava il MWP. Successive osservazioni ottiche hanno rivelato una stella molto blu di ~18,2 mag, a circa 30 cm di distanza dal centro geometrico della nebulosa, che potrebbe essere la stella centrale. La nebulosa planetaria è approssimativamente rotonda e brilla quasi esclusivamente alla luce dell’idrogeno ionizzato e forse dell’azoto ionizzato, cioè rossa. La nana bianca al centro è chiaramente visibile come una stella turchese. L’immagine è il risultato di uno sforzo astrofotografico collettivo della collaborazione Overall Photons, che ha combinato i dati di 25 partecipanti per un totale di 403 ore di integrazione. In questa versione è stata elaborata utilizzando la palette a banda stretta HOO (Idrogeno-alfa, Ossigeno III), aggiungendo successivamente SII come giallo/arancione. Tempo totale di integrazione: 403 ore Filtri: Hα, OIII (HOO) + SII Crediti: Matthieu Tequi, Federica Panzarella, Lorenzo Lilli & Giampiero Lilli, Victor Van Puyenbroeck, Giovanni Lombardi, Rodrigo Roesch, John Dziuba, Gianni Melis, Ashley Brown, Max Kuster, Francesco Morini, Seth Shaffer, Francisco Javier Pérez Olvera, Roberto Testi, Carlo Tarantini, Jacopo Fallai, George William Hoffman, Kelly Lane, Bogdan Vuk, Patrick Bisaillon, Jeff Ratino, Blake Behrends, Fernando Linsalata, Elisa Cuccu e Andrea Iorio