La mattina del 17 giugno, verso le 5:00, si aprirà una strettissima finestra temporale (un po’ prima di quell’ora il cielo sarebbe ancora troppo chiaro, e un po’ dopo gli oggetti sarebbero troppo bassi) attraverso la quale sarà possibile osservare la splendida congiunzione multipla tra Venere, Giove, Luna e Pleiadi, tutti piuttosto bassi sull’orizzonte. Alle 5:00 infatti, per un osservatore posto nei dintorni di Roma, Venere, situata nel corno settentrionale del Toro, apparirà alta poco più di +2°, Giove +8°, la Luna +10° e le Pleiadi +13°. Il mattino dopo, alla stessa ora, la Luna sempre più sottile e quasi Nuova si porterà 2,3° a est di Venere. Inutile dire che per seguire una congiunzione così vicina all’orizzonte servirà la fortuna di avere un cielo assolutamente limpido. È consigliato l’uso di un binocolo.
14.06: “Luce e Ottica: cosa è la luce, come si com-
porta, leggi dell’ottica applicazione alla strumenta-
zione astronomica, e conseguenze nell’osservazio-
ne del cielo”. Relatore: Matteo Papetti.
Dal 15 al 30 giugno 2012 a Torino: La terza edizione di Giorno per Giorno s’intitola Dall’eternità a qui (da un importante studio del fisico statunitense Sean Carrol), e ha come tema fondamentale il rapporto tra arte contemporanea e scienza, che verrà sviluppato attraverso i diversi punti di vista di artisti, curatori ma anche architetti, designer, scrittori, e, naturalmente, scienziati. Il programma inizierà con un concerto di musica elettronica di Kode9, dj e ricercatore del MIT, al Museo dell’Automobile, in collaborazione con Xplosiva; il calendario prevede incontri con scienziati italiani di fama internazionale e artisti contemporanei, seminari specialistici per indagare il rapporto tra i processi creativi e le scienze, lezioni di scrittori ed esperti del tema, workshop che coinvolgeranno il pubblico. La serata conclusiva, al Museo di Scienze Naturali, vedrà poi una serie di interviste da parte di Hans Ulrich Obrist a scienziati, artisti, studiosi di altissimo livello. Tra gli ospiti , per quel che riguarda la scienza: l’astrofisico Amedeo Balbi, l’astrobiologo Dimitar Sasselov, Giovanni Amelino Camelia, fisico della meccanica quantistica, e il matematico Michele Emmer.
Tutti gli eventi saranno ad ingresso gratuito.
Per maggiori informazioni sui luoghi e date degli eventi: info@artissima.it
Tutti i primi venerdì del mese. Ore. 21:30 – 23:00, un viaggio deep-sky in diretta web con il
Telescopio Remoto UAI – tele #4 Skylive. Chiedere la password: www.skylive.it
http://telescopioremoto.uai.it/
Giugno: II Meeting italiano sui Corpi Minori a Padova. Il punto della situazione sulla ricerca e
sulle tecniche di osservazione dei “corpi minori” del sistema solare. Organizzato a Padova dalle
Sezioni di Ricerca Comete, Meteore, Asteroidi UAI con la collaborazione dell’Associazione Astronomica Euganea. Data da definire http://ricerca.uai.it
15-17 giugno: XII Star Party delle Madonie di Astrofili Siciliani presso Piano Battaglia, Petralie
(PA) Associazione Astrofili O.R.S.A. di Palermo. Tre giorni di incontri e due notti di osservazioni
astronomiche nel meraviglioso cielo del Parco delle Madonie, per lo star party più meridionale
d’Europa. www.orsapa.net
Il Telescopio Solare Europeo (European Solar Telescope EST) è il futuro progetto per l’astronomia solare Europea da terra. Principale progetto per la EAST (European Association for Solar Telescopes), associazione che unisce 15 istituzioni da altrettanti paesi Europei.
L’European Solar Telescope (EST) è un progetto europeo per un innovativo telescopio terrestre da dedicare all’astronomia solare. Comprendere la nostra stella è di cruciale importanza per molte ragioni. Anzitutto per il legame profondo che lega il Sole al nostro pianeta: ogni variazione delle condizioni del Sole potrebbe infatti rivelarsi drammatica per la Terra e i suoi abitanti. In secondo luogo, il Sole rappresenta un eccezionale laboratorio di fisica che ci offre la possibilità di studiare fenomeni altrimenti inaccessibili nei laboratori terrestri. Il Sole, infine, è la stella a noi più vicina e la comprensione dei suoi meccanismi ci può aprire la strada alla comprensione dei miliardi di stelle dell’Universo.
Facendoci guidare direttamente da alcuni astrofisici solari, nella prima parte di domande proviamo a mettere a fuoco le caratteristiche, le potenzialità e il carico di innovazione tecnologica e scientifica che caratterizzano EST, mentre nella seconda parte rivolgiamo la nostra attenzione agli aspetti più tecnici che caratterizzeranno questo grande telescopio solare e alle problematiche che il progetto dovrà affrontare e risolvere.
I ricercatori italiani coinvolti:
Prof. Francesca Zuccarello – Dipartimento di Fisica e Astronomia – Università di Catania.
Dr. Ilaria Ermolli – INAF-Osservatorio Astronomico di Roma.
Prof. Francesco Berrilli – Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata.
Dr. Paolo Romano – INAF-Osservatorio Astrofisico di Catania.
Dr. Salvatore Scuderi – INAF-Osservatorio Astrofisico di Catania.
Dr. Fabio Cavallini – INAF-Osservatorio Astrofisico di Arcetri (FI).
Dr. Dario Del Moro – Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma Tor Vergata.
Dr. Ermanno Pietropaolo – Dipartimento di Fisica dell’Università di L’Aquila.
Dr. Paolo di Marcantonio – INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste
Dr. Roberto Cirami – INAF-Osservatorio Astronomico di Trieste
Una rappresentazione al computer del futuro telescopio EST. Anche se il sito ancora non e` stato definito (sara` sicuramente sull'isola di La Palma o su quella di Tenerife alle Isole Canarie ) e` nelle immagini rappresentato il sito di Tenerife come si capisce dal profilo del vulcano Teide.
10.06, ore 15: Osservazione del Sole e “Round Table 11, Club 41. I Bambini in festa”. Grande festa dei
bambini, manifestazione di beneficenza a favore di A.G.E.O.P.
La prenotazione è sempre consigliata.
Per info: tel. 0544-62534, E-mail info@arar.it
www.racine.ra.it/planet/index.html – www.arar.it
Inutile dire che anche questo giugno la cometa più luminosa del mese sarà la C/2009 P1 Garradd. Malgrado la sua luminosità sia sempre più declinante (varierà tra la +10,6 e la +11,4), è tale la penuria di comete cospicue in questo periodo da conservarle comunque lo scettro con almeno due magnitudini di vantaggio sulle altre. Purtroppo, oltre al progressivo affievolimento, in giugno subentrerà un altro fattore a ostacolare l’estremo saluto a questa piccola ma tenace cometa: l’elongazione infatti si ridurrà sempre più e in media la Garadd tramonterà verso la mezzanotte, poco più di un’ora dopo l’inizio della notte astronomica.
La cartina di questo mese, centrata sull’Ofiuco, mette in evidenza la posizione di tre dei moltissimi ammassi globulari che affollano questa grande costellazione: M10, M12 e M14. La regione delimitata dal rettangolo giallo è stata poi ingrandita nella cartina visibile alla pagina a fronte.
La cartina di questo mese, centrata sull’Ofiuco, mette in evidenza la posizione di tre dei moltissimi ammassi globulari che affollano questa grande costellazione: M10, M12 e M14. La regione delimitata dal rettangolo giallo è stata poi ingrandita nella cartina visibile alla pagina a fronte.
“Se ne hai visto uno li hai visti tutti”. Questo è ciò che solitamente pensano i neofiti dopo aver osservato in un telescopio un paio di quei “cosi” tutti tondi e granulosi, convinti del fatto che non sia proprio possibile ravvisarvi una qualche differenza, se non nelle dimensioni. Le cose, ovviamente, non stanno proprio così, e per dimostrarvelo (ammesso che ce ne sia bisogno) abbiamo scelto tre globulari che in Ofiuco se ne stanno vicini vicini; apparentemente uguali, ma ognuno di loro con un proprio carattere. M10 – L’Ofiuco è una costellazione che si estende per 948 gradi quadrati (è la undicesima più grande tra le 88 costellazioni ufficiali) a cavallo dell’equatore celeste, proiettandosi in direzione del centro galattico. Ciò fa sì che siano presenti in numero notevole oggetti come ammassi aperti e, soprattutto, ammassi globulari: addirittura 22 in totale, dei quali sette appartenenti al catalogo di Messier. Non abbiamo quindi fatto molta fatica a trovarne tre per questa rubrica, tutti situati nella parte centrale della costellazione, a pochi gradi di distanza l’uno dall’altro, e tutti oggetti Messier.
Per approfondire leggi tutti i dettagli e i consigli per l’osservazione, i cenni storici, le immagini e le mappe dettagliate, nell’articolo tratto dalla Rubrica Nel Cielo di Salvatore Albano presente a pagina 48 diCoelum n. 160.
Osservazioni speciali per appassionati tutti i venerdì dall’8 giugno al 13 luglio.
Località San Martino – 61030 Saltara (PU)
Per orari di apertura, informazioni e contatti:
dal lunedì al venerdì 9:30 – 13:00. Tel. 0721 892390
E-mail: info@museodelbali.org
www.museodelbali.org
08.06: “I segreti del nucleo e l’energia delle stelle” a cura di Davide Trezzi e Dino Pezzella.
Per info: didattica@amicidelcielo.it
www.amicidelcielo.it
09.06, ore 21:30: “(G)Astronomia e stelle”. Gli ammassi stellari e osservazione notturna guidata della
volta celeste serata astronomica con degustazione a Km zero di prodotti tipici locali di qualità.
Info e prenotazioni: 327 7672984
osservatorio@osservatoriocadelmonte.it
www.osservatoriocadelmonte.it
All’alba del 6 giugno, a otto anni di distanza da quel memorabile 8 giugno 2004, il pianeta Venere transiterà nuovamente sul disco solare. Questo sarà anche l’ultimo che potremo osservare nella nostra vita, visto che il successivo si verificherà solamente nel 2117! Quello che sta per arrivare sarà un evento molto diverso da quello davvero spettacolare del 2004, che fu il primo, dai tempi dell’invenzione del cannocchiale, a essere visibile dall’Europa in tutte le sue fasi. Quella volta, infatti, l’Italia fu favorita dalle circostanze geometriche e il transito si poté osservare per intero, dalle 7 del mattino fin oltre le 13. Con il Sole quindi alla sua massima altezza e fuori dalle foschie dell’orizzonte. Questa volta non saremo altrettanto fortunati e del lento progredire del pianeta sul disco solare potremo seguire soltanto l’ultima fase, quella relativa al III e al IV contatto con il bordo del Sole.
Indice dei contenuti
Preparatevi a seguire l’evento in streaming su Coelum!
Nel frattempo, ecco alcune informazioni utili:
L’illustrazione sulla destra (cliccare l’immagine per ingrandire) visualizza la geometria del transito di Venere sul disco solare secondo un punto di vista geocentrico.
Al momento del fenomeno il pianeta si troverà a 0,2887 UA dalla Terra, mentre il suo diametro apparente misurerà 57,8 secondi d’arco. Sono dati anche gli istanti geocentrici (in TMEC) dei contatti del disco di Venere con quello del Sole.
Per effetto della parallasse gli orari potranno essere leggermente diversi nelle varie località italiane, da dove saranno comunque osservabili soltanto gli ultimi 80 minuti del percorso e il III e il IV contatto. Ecco quindi di seguito una tabella con gli orari per le principali località della penisola.
Gli orari delle fasi del transito visibili dall'Italia per le principali città italiane. Cliccare sull'immagine per ingrandirla.
OSSERVABILITÀ DEL TRANSITO A OCCHIO NUDO
Tratto dall’articolo di Coelum n. 75 (2004): “Il dopo transito. Appunti sparsi, documentazione fotografica e riflessioni” di Rodolfo Calanca.
Perfettamente riuscita l’osservazione ad occhio nudo di Venere intransito.
Il transito dell’8 giugno scorso ha finalmente consentito di dirimere unaquestione che non aveva avuto una risposta certa nei precedenti transiti del Sette-Ottocento: Venere sul Sole è visibile a occhio nudo?
Personalmente non ho avuto particolari difficoltà a percepire il piccolo disco del pianeta (le cui dimensioni erano solo un trentesimo del diametro solare) subito dopo il primo contatto interno, con gliocchi protettida un foglio di mylar. E, a quanto mi è stato riferito da più parti, la stessa osservazione è riuscita alla maggioranza dei moltissimi appassionati e curiosi che non hanno voluto perdere il singolare fenomeno.
Ad esempio, un nostro affezionato lettore, il Sig. Roberto Bellingeri, mi ha fatto la seguente interessante descrizione: “Dopo aver osservato l’inizio dell’evento attraverso il telescopio, mi sono concentrato sull’osservazione ad occhio nudo, utilizzando contemporaneamente una maschera per saldatura e un paio di occhiali da sole. Il risultato è stato sorprendente, perché se all’inizio la posizione di Venere poteva trarre leggermente in inganno, quando il pianeta ha superato il secondo contatto e cioè quando si è completamente
staccato dal bordo esterno del Sole, la sua immagine è via via apparsa sempre più nitida e riconoscibile nella sua circolarità ben definita”.
> Inoltre i numeri diCoelum Astronomia del 2004, nei quali sono stati pubblicati numerosi articoli dedicati all’osservazione e alla storia dei transiti sul disco del Sole, a partire dal n. 70 fino al n. 75:
Coelum n. 70: “Il presunto satellite di VENERE”, Rodolfo Calanca; “I transiti di Venere sul Sole… ovvero come ho deciso di scrivere il libro indispensabile per chi vorrà seguire con cognizione il rarissimo evento”, Rodolfo Calanca; “Alcuni spunti di riflessione”, Remondino Chavez.
Coelum n. 71: “Venere e la scala del sistema solare”, Rodolfo Calanca; “PROGETTO PARALLASSE per il rilevamento della distanza Terra-Sole”, Rodolfo Calanca.
Coelum n. 72: “Una Dea in Transito”, Alessandro Vietti; “Tutti i transiti dell’Era telescopica”, Rodolfo Calanca; “VENERE E TERRA: risonanze o casualità?”, Claudio Elidoro.
Coelum n. 73: “I transiti di Venere: curiosità e frequenze senza troppi garbugli”, Aldo Vitagliano; “ANTICHE PAGINE, il transito di Venere in archivio e in biblioteca”, Marina Zuccoli.
Coelum n. 74: “Consigli per l’osservazione e la fotografia del transito di Venere”, Daniele Crudeli e Cristian Fattinnanzi; “Distribuire compiti e risorse”, Talib Kadori; “Basta un binocolo”, Ottaviano Fera; “Da tutta Europa a Praga per coordinare le osservazioni del transito”, Riccardo Renzi.
Coelum n. 75: “Il dopo transito. Appunti sparsi, documentazione fotografica e rislessioni sull’eventoastronomico dell’anno”, Rodolfo Calanca; “Dedicato a chi non l’ha visto. Tra 5500 secoli ce ne sarà uno ogni otto anni!”, Aldo Vitagliano.
Ricordiamo che è possibile ordinare ilpacchetto di sei numeri arretrati (specificando nelle note a fine ordine Coelum 70-75) al prezzo speciale di 25 euro (spese di spedizione escluse).
Tre foto dell'Arco di Venere riprese durante il transito del pianeta sul Sole nel 2004 da un astronomo dilettante francese di Tolosa
Tre foto dell'Arco di Venere riprese durante il transito del pianeta sul Sole nel 2004 da un astronomo dilettante francese di Tolosa
Quando lo videro la prima volta gli astronomi furono colti di sorpresa. Il fenomeno era del tutto inaspettato. Ma dopo 8 anni, sono pronti a coglierlo e a studiarlo, grazie al transito di Venere sul Sole.
Si tratta dell’Arco di Venere: “Un brillante e luminoso alone apparso sul bordo di Venere poco dopo che cominciò a muoversi verso il sole” ricorda Jay Pasachoff del Williams College. “Per un breve istante, il pianeta si era trasformato in un anello di fuoco”.
Gli astronomi ebbero poi modo di comprendere quanto fosse successo. Retroilluminata dal Sole, l’atmosfera di Venere, rifrangendo la luce che passava attraverso gli strati superiori della nuvolosa atmosfera del pianeta, aveva creato un arco di luce, visibile sia dai telescopi spaziali che da terra.
Un evento che può essere molto utile, se adeguatamente studiato, per comprendere alcuni dei misteri più profondi del pianeta a noi più simile. Intanto per comprendere pienamente come mai l’atmosfera di quel pianeta “si sia evoluta in maniera così diversa da quella terrestre”, spiega il planetologo Thomas Widemann dell’Osservatorio di Parigi.
Terra e Venere, infatti, hanno distanze simili dal Sole e sembrano fatti dello stesso materiale di base, e sono quasi gemelli in termini di dimensioni. Eppure l’atmosfera dei due pianeti è completamente diversa: l’atmosfera di Venere è quasi 100 volte più massiccia di quella della Terra e consiste principalmente di CO2, anidride carbonica, un gas serra che innalza la temperatura della superficie a quasi 900 ° F. Nubi di acido solforico alte 14 miglia si muovono sul pianeta a 300 km orari. Qualsiasi essere umano finisse in tale inferno finirebbe schiacciato, completamente disidratato e anche probabilmente bruciato.
Sono molti gli interrogativi riguardanti Venere, per i quali è in azione da qualche anno una sonda europea, Venus Express, che ha a bordo strumentazione INAF, come lo spettrografo VIRTIS, di cui è Principal Investigator Giuseppe Piccioni dell’INAF-IAPS di Roma. Tra questi la super-rotazione. Mentre è il pianeta più lento del sistema solare nella sua rotazione, con 243 giorni terrestri, l’atmosfera di Venere ruota in appena 4 giorni terrestri: “Le dinamiche di super-rotazione sono ancora un enigma, nonostante una grande quantità di dati da missioni come Pioneer e Magellan della NASA, della Russa Venera e, come detto, dell’ESA Venus Express”, conclude Widemann.
Grazie all’Arco di Venere si potrà misurare la temperatura e la densità media dell’atmosfera di Venere, o “mesosfera”, là dove si rifrange la luce del sole. Secondo alcuni modelli, la mesosfera sarebbe la chiave per comprendere la ‘fisica’ della super-rotazione.
06.07, ore 21:30: “La Notte Rosa” – II Edizione Per festeggiare l’arrivo dell’estate l’Associazione ha
in programma un’osservazione telescopica pubblica dedicata alle donne!
Dopo una breve introduzione sulle costellazioni visibili in questo periodo e qualche nozione di orientamento celeste (individuazione della Stella Polare, il “Triangolo d’Estate…), grazie ai telescopi messi a disposizione, sarà possibile osservare svariati oggetti celesti. Grazie all’assenza della luce della Luna, che tuttavia vedremo romanticamente sorgere ad Est durante la serata, saremo in grado di far osservare anche oggetti più deboli come alcune nebulose, ammassi stellari e stelle doppie. Se avremo un
pizzico di fortuna, inoltre, non mancherà l’occasione di osservare qualche stella cadente e qualche
puntino luminoso sfrecciante nel cielo: i satelliti artificiali posizionati in orbita dall’uomo.
Camigliano (LU), prato antistante Villa Bruguier.
Partecipazione gratuita.
Per informazioni: Tel 3280976491
astrofili_lariani@virgilio.it
www.astrofililariani.org
Osservazione molto impegnativa ma di sicura soddisfazione quella della sera del 1 giugno.
L’ora consigliata per osservare la stretta congiunzione tra Venere e Mercurio (appena 16 primi!) sarà quella delle 20:40, quando i due oggetti saranno alti sull’orizzonte circa +5°.
Nonostante la minima elongazione dal Sole (solo 7°), aiutandosi con un binocolo e utilizzando i filtri adatti, sarà però possibile osservare i due pianeti anche in pieno giorno (vedi gli articoli “Astronomia di giorno con una WEBCAM” su Coelum n. 54 e “Mercurio e Giove, di giorno è (quasi) meglio” su Coelum n. 106).
27.05: “La Fisica a passeggio” gioco a squadre per conoscere la Fisica in modo informale. Per gli orari di apertura, Info e contatti dal lunedì al venerdì orario 9:30 – 13:00:
26.05: APERTURA DELLA STAGIONE 2012. Prima serata della stagione 2012 dedicata a Marte e Saturno. Nella prima parte dell’osservazione ci sarà spazio per una veloce panoramica sulla Luna in prossimità del Primo Quarto e su Venere. Inizio ore 21:00 presso il Centro Civico Borella, Solzago.
Per informazioni: Tel 3280976491
astrofili_lariani@virgilio.it
www.astrofililariani.org
Coelum ripropone in digitale ad alta risoluzione l’interessantissimo volume pubblicato nel 2004 e aggiornato per l’occasione del nuovo transito di Venere sul Sole del 6 giugno 2012.
Uno straordinario intreccio di storia, uomini e scienza… il racconto dei transiti di Mercurio e Venere sul sole e tutti i consigli per seguire l’evento!
Edizione 2012
Per l’occasione del nuovo transito di Venere il libro è stato aggiornato con un nuovo capitolo dedicato al fenomeno del 6 giugno 2012:
CAPITOLO 10
10.1 – L’ultimo transito della nostra vita
10.2 – Il prossimo transito di Venere
(Tratto da Coelum n.159)
Attenzione
Il libro si legge online, esattamente come Coelum Digitale, ed è quindi necessario disporre del supporto ad Adobe Flash. Assicurati che il tuo dispositivo supporti Adobe Flash e di aver installato il plug-in Flash Player per il tuo browser (scarica Adobe Flash Player gratis – clicca qui)
Secondo corso di Astronomia per principianti tenuto dall’Associazione Socio-Culturale Sothis di Torre del Greco (Na) a partire da venerdì 25 Maggio che si concludera’ con un’osservazione del cielo in data da definirsi.
Per ulteriori informazioni: www.ascsothis.it
Condizioni meteo permettendo, avrà all’incirca questo aspetto la congiunzione larga (5,5°) tra Venere e il nostro satellite la sera del 22 maggio. Alle 21.30 la sottilissima falce di Luna sarà alta circa +6° sull’orizzonte ovest-nordovest.
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