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Riscrivendo la storia della Via Lattea e delle sue galassie satelliti

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Stiamo riscrivendo la storia della Via Lattea.

La nostra galassia non è sola, bensì è circondata da oltre 50 galassie nane. Per decenni queste sono state considerate tutte come galassie satelliti, “catturate” in orbita attorno alla Via Lattea,  ma gli ultimi dati raccolti dalla missione Gaia dell’ESA ci rivelano che sono in verità delle nuove arrivate.

Lo studio, guidato da François Hammer dell’Observatoire de Paris – Université Paris Sciences et Lettres in collaborazione con colleghi di tutta Europa e Cina, si è focalizzato sui movimenti di 40 di queste galassie nane. Calcolando l’energia orbitale di ogni galassia e il loro momento angolare con una precisione senza precedenti grazie ai nuovi dati di Gaia, hanno scoperto che queste galassie si muovono molto più velocemente delle stelle giganti e degli ammassi stellari che orbitano attorno alla Via Lattea. Così veloci che fanno supporre si tratti di un recente avvicinamento di questi oggetti, diversamente la loro energia orbitale e il loro momento angolare sarebbero stati indeboliti e rallentati dall’interazione con la nostra galassia. Gli scienziati ipotizzano che l’avvicinamento sia avvenuto negli ultimi miliardi di anni – un tempo piuttosto recente, su scala astronomica! -.

Tutti insieme appassionatamente quindi?

Non è proprio così: la Via Lattea ha infatti già cannibalizzato un certo numero di galassie nane. Un esempio è la galassia chiamata Gaia-Enceladus, interamente assorbita dalla Via Lattea attorno ai 8-10 miliardi di anni fa. Ricordiamo anche la Galassia Nana del Sagittario, catturata dalla Via Lattea tra i 4-5 miliardi di anni fa e attualmente in procinto di essere fatta a pezzi e assimilata. In questo caso l’avvicinamento è più recente, giacché che l’energia delle stelle della Galassia del Sagittario è superiore a quella di Gaia-Enceladus, a indicare il minor tempo in cui sono state soggette all’influenza della Via Lattea.

François Hammer afferma: «La Via Lattea è una galassia molto grande e la sua forza è quindi gigantesca. Per una galassia nana di passaggio è molto facile essere catturata e disintegrata. Il destino delle nuove galassie nane individuate è diventare satelliti per poi essere ridotte in pezzi».

«Grazie a Gaia ora la storia della Via Lattea si compone di nuove importanti tasselli, del tutto sconosciuti in precedenza», dice anche Timo Prusti, Gaia Project Scientist dell’ESA, «Studiando questi interessanti fenomeni, speriamo di svelare nuovi affascinanti capitoli sul passato della nostra galassia».

Per approfondimenti:

The Astrophysical Journal: Gaia EDR3 proper motions of Milky Way Dwarfs II: Velocities, Total Energy and Angular Momentum” by Francois Hammer et al. will be published online on 24 November 2021.