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ExoMars in orbita attorno alla Terra

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Questa mattina un Proton-M ha illuminato i cieli nuvolosi sopra le fredde steppe del Kazakistan. In cima al razzo, le prime due sonde del programma ExoMars hanno dato inizio alla loro lunga traversata interplanetaria che a ottobre le porterà a raggiungere Marte.

Il lancio è avvenuto con successo alle 10:31:42 ora italiana, con l’accensione dei sei motori RD-275M del primo stadio, alimentati da 419 tonnellate di dimetilidrazina asimmetrica e tetrossido di diazoto. Dopo 120 secondi circa, il testimone è passato ai quattro motori RD-0210 e RD-0211 del secondo stadio, entrati in azione a 43 km di quota e oltre 6000 chilometri orari di velocità. Dopo altri 240 secondi circa, il secondo stadio si è separato, permettendo al singolo motore RD-0123 del terzo stadio di accendersi a 129 km di quota e 16000 chilometri orari di velocità.

La separazione del terzo stadio è avvenuta in orario, 9 minuti e 42 secondi dopo il lancio. Al momento della separazione, il razzo si trovava a 153 km di quota, su una traiettoria balistica suborbitale. Poco più di un minuto e mezzo dopo, si è acceso anche il motore S5.98 dello stadio superiore, il Briz-M. La prima manovra, conclusasi poco fa, ha permesso al motore di parcheggiare le due sonde in un’orbita preliminare a 175 km di quota.

Ora, lo stadio viaggerà passivamente per più di un’ora, completando quasi una rivoluzione intera intorno alla Terra, prima di riaccendere il suo motore nei cieli della Russia meridionale e portarsi su una seconda orbita a 250 per 5000 km di quota, con un periodo di 2 ore. Quattro ore dopo il decollo, il Briz-M completerà una terza manovra per alzare il proprio apogeo a oltre 21 mila chilometri e il periodo a 6 ore. Poi, tramite una quarta manovra, il Briz-M darà un’ultima spinta alle due sonde, spedendole alla volta di Marte.
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Aggiornamento:

Dopo aver viaggiato passivamente per più di un’ora e aver completato quasi una rivoluzione intera intorno alla Terra, il Briz-M ha riacceso il suo motore nei cieli della Russia meridionale per portarsi su una seconda orbita a 292 per 5272 km di quota, con un periodo di 2 ore.

Quattro ore dopo il decollo, il Briz-M ha completato anche la terza manovra, alzando così la propria orbita a 693 per 21079 km di quota.

Trascorse altre sei ore di relativa tranquillità (eccetto per l’espulsione di un serbatoio vuoto in modo da alleggerire lo stadio), il Briz-M si è riacceso sopra i cieli degli Stati Uniti. La quarta e ultima manovra è durata 12 minuti e 29 secondi.

Alle 21:12:45, le due sonde si sono liberate dalla presa del Briz-M, il quale ha così potuto completare il delicato compito che gli era stato assegnato. Poco dopo, lo stadio ha eseguito due manovre minori per annullare le probabilità di collisione con le due sonde o con Marte.

Altri 76 minuti più tardi, alle 22:29 ora italiana, la stazione radio keniota di Malindi, operata dall’Agenzia Spaziale Italiana, ha acquisito il segnale del Trace Gas Orbiter. Una manciata di istanti più tardi, il TGO ha aperto i suoi pannelli solari, generando una corrente di 15 Amp.

Nell’arco delle prossime settimane, le comunicazioni con il Trace Gas Orbiter verranno trasferite alle due antenne principali dell’ESA, in Argentina e in Australia. Fino al 24 Aprile, gli ingegneri saranno impegnati a verificare lo stato di salute di tutti i sistemi a bordo delle due sonde. Solo dopo potrà formalmente avere inizio la fase di crociera interplanetaria.

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