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La COSTELLAZIONE DEL DRAGO

Tra le costellazioni visibili durante il mese di maggio c’è quella circumpolare del Drago: si tratta di una figura situata tra l’Orsa Maggiore, l’Orsa Minore e Cefeo e risulta essere una delle più estese della volta celeste.

La parte immediatamente visibile della  costellazione è il quadrato dato dalle stelle che ne formano la testa, le cui due più brillanti sono Eltanin e Rastaban, rispettivamente Gamma Draconis e β Draconis; quest’ultima deriva dall’arabo (Al Rās al Thuʽbān) e significa “la testa del serpente”.

Il Drago non spicca certo per grande luminosità, in compenso vanta un buon numero di stelle doppie come ν Draconis e ο Draconis, risolvibili già con un discreto telescopio.

La costellazione del Drago

OGGETTI NON STELLARI nella Costellazione del Drago

All’interno della costellazione del Drago si trova la nebulosa planetaria NGC 6543, comunemente nota come Nebulosa Occhio di Gatto. Questa nebulosa è stata scoperta da William Herschel nel 1786 ed è stata oggetto di studio dettagliato grazie al Telescopio Spaziale Hubble, il quale ha rivelato informazioni di grande interesse sulla sua struttura.

NGC6543 – Nebulosa Occhio di Gattodi Andrea Ferri nella Costellazione del Drago
NGC6543 – Nebulosa Occhio di Gatto di Andrea Ferri

La Costellazione del DRAGO NELLA MITOLOGIA

Il Drago trova riferimenti sia negli antichi popoli Sumeri e Babilonesi che nella mitologia greca, dove veniva configurato con Ladone, il guardiano delle mele d’oro.

Tutto ebbe inizio con il matrimonio di Giove e Giunone, i quali ricevettero come regalo di nozze dalla dea Gea (la Terra) un albero speciale, in grado di produrre mele d’oro.

Giunone lo fece piantare in giardino, ma l’albero era così prezioso che serviva qualcuno che lo sorvegliasse: così Giunone incaricò un terribile mostro, Ladone, con sembianze metà di donna e metà di serpente.

E qui entra in scena Ercole che venne convocato dal re di Micene, Euriseo, il quale gli affidò il compito di uccidere il mostro e trafugare l’albero dal giardino di Giunone; l’eroe prese alla lettera l’incarico e, giunto nel giardino e individuato il temibile mostro, scagliò una delle sue fatali frecce contro Ladone, che stramazzò a terra esanime.

Il Drago venne posto in cielo in ricordo di quell’impresa e fu sistemato attorno all’albero dai frutti d’oro, rappresentato dall’asse terrestre.