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Editoriale Coelum – 258

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“Il cielo stellato interessa solo a quelli che stanno tutta la notte a guardare in quei cosi” forse è questa l’idea generalmente diffusa? Che il Cielo Stellato sia solo “affar” di astrofili ed astrofile? Attraverso le parole degli autori è proprio un simil luogo comune che vogliamo sviscerare dimostrando che, vuoi per motivi di salute, vuoi per motivi di estetica, vuoi per motivi di sicurezza e perché no, vuoi per motivi di risparmio energico, la risposta alla domanda è No! La conservazione del patrimonio stellato, come la stessa UNESCO l’ha dichiarato, non è una responsabilità di un ristretto gruppo di appassionati e nostalgici sognatori ma è invece un dovere di tutti. Se si parla di sostenibilità per preservare l’ambiente, il “colore” del nostro cielo di notte deve diventare la spia di allarme e il gradiente un termometro per misurare il livello di sostenibilità di ogni comunità.

Qualsiasi contesto abitativo ha le proprie esigenze, le aree urbane, i paesi, le comunità isolate, le località al mare quelle turistiche, ognuna deve adoperarsi per mettere in pratica le buone prassi necessarie a creare il giusto connubio fra le richieste sociali e le necessità  ambientali, non esiste quindi un vademecum assoluto applicabile ad ogni situazione. Esistono delle linee guida dettate dal buon senso ma anche da evidenze tecniche e ancor meglio da leggi ben specifiche che devono essere rispettate e che tutti dovrebbero conoscere, così come tutti (o così speriamo sia) hanno una certa familiarità ad esempio con il codice della strada.  

Gli autori offrono spunti e informazioni, avvolte curiosità che i lettori possono assorbire e riproporre a conoscenti amici familiari in un passaparola di sensibilizzazione che è senz’altro l’unica vera chiave di successo se si vuole imporre un’inversione di marcia alla progressiva perdita di cielo stellato.

Quindi signore e signori c’è da rimboccarsi le maniche e vogliamo lasciarci fino al prossimo appuntamento con un nota positiva: l’Astronomia, quella di ricerca e di scoperta, in Italia si può ancora fare e nel prossimo numero scopriremo come e chi sono i protagonisti.

Buona lettura.

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