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Messaggio agli alieni: “Venite a Lexington”

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VisitLEX's tourism campaign. . PHOTO: VISITLEX
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Venite a Lexington

Messaggio agli alieni: “Venite a Lexington, abbiamo cavalli e bourbon”. Il Kentucky sceglie lo spot spaziale

 

Venite a Lexington, abbiamo cavalli e bourbon. Solo una cosa: per favore, non mangiateci”.

Dalla città di Lexington,nel Kentucky, è stato inviato un messaggio tramite laser all’esosistema TRAPPIST-1, a 40 anni luce dalla Terra. Non si tratta di una ufficiale iniziativa NASA, bensì quella del locale sindaco.

È stato posizionato un potente raggio laser presso il Kentucky Horse Park puntato verso il sistema TRAPPIST-1, nella direzione dell’Aquario. L’impulso del laser si trasforma in un’immagine che include alcuni numeri primi, include inoltre la tavola periodica con gli elementi essenziali per la vita terrestre contrassegnati, diagrammi di alcune delle nostre molecole preferite e un invito a visitare Lexington. Tutto questo è confezionato in un Bitmap, seguito da scene e musica del Kentucky. Il sito web di Lexinton mostra un conto alla rovescia dei giorni e persino dei minuti fino a quando il messaggio raggiungerà la sua destinazione.

Dato che le distanze sono quello che sono , ammesso che qualche abitante dei pianeti di TRAPPIST  1 sia attratto dal messaggio, potenzialmente le prime prenotazioni potrebbero essere fatte in meno di 80 anni.

Il sindaco di Lexinton ci spera, noi invece sorridiamo perché il Carnevale si avvicina.

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1 commento

  1. Simpatica iniziativa, ma utile solo a fare un po’ di pubblicità turistica per la cittadina :o)
    In questo contesto, il sindaco ha avuto una buona idea.

    Nel campo delle comunicazioni aliene, sarà invece un disastro, se non altro perchè ritengo l’obiettivo (TRAPPIST-1) un vero azzardo: pur avendo diversi pianeti in zona abitabile (TRAPPIST-1 d in primis, qui potete trovare un’immagine chiarificatrice: https://it.wikipedia.org/wiki/File:Comparison_of_TRAPPIST-1_to_the_Solar_System.jpg ), il fatto di essere in orbita attorno a una stella di classe spettrale M8 a un tiro di sputo (pochi centesimi di UA) dai loro numerosi brillamenti (flare in inglese), li rende soggetti perfetti per essere candidati al premio di mondo più sterile del circondario, senza contare che a quella distanza i pianeti sono sicuramente in rotazione sincrona.

    Inoltre, non conosco la potenza del laser utilizzato (i vari siti anche in lingua inglese non lo riportano), ma anche utilizzando un laser per uso professionale con una divergenza di 10 micro-radianti, a quella distanza il fasco stesso ricoprirà un’area equivalente a quella di un quadrato con un lato di oltre 6 MILIARDI DI KM. Difficile da notarsi, considerando che sarà soverchiato dalla luce del nostro Sole.

    Insomma, bella trovata turistica come ho detto 😀