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Mondi in miniatura – Asteroidi, Gennaio 2023

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Continuiamo l’esplorazione dei più imponenti asteroidi della fascia principale con (2) Pallas.

Terzo tra gli Asteroridi  per volume, da solo contiene circa il 7% della massa dell’intera fascia ed è probabilmente un protopianeta (un embrione planetario) sopravvissuto alla fase di formazione del sistema solare. (2) Pallas ha un’orbita decisamente inclinata sull’eclittica (34.8 gradi) e moderatamente eccentrica, ma la sua caratteristica più peculiare è l’inclinazione del suo asse di rotazione, che arriva a misurare 84 gradi (per confronto l’inclinazione dell’asse teresstre misura 23 gradi e 27 primi), il che comporta che per lunghi periodi una gran parte della superficie del pianetino venga esposta alla luce oppure rimanga immersa nella più completa oscurità. Non essendo stato ancora visitato da sonde, al momento tutte le informazioni di cui disponiamo su (2) Pallas derivano da osservazioni effettuate da terra o da telescopi spaziali in orbita. Le immagini a nostra disposizione mostrano una superficie tormentata e fortemente craterizzata, sulla quale sono stati censiti 36 crateri di considerevoli dimensioni, 34 dei quali hanno un diametro superiore a 40Km; si sospetta, inoltre, la presenza di un grande bacino generato da una collisione che potrebbe aver influito sull’inclinazione dell’asse di rotazione, aumentandola, e sul periodo di rotazione, diminuendolo.

Le analisi spettroscopiche condotte per studiarne la composizione superficiale, rivelano la presenza di materiali poveri di ferro ed acqua ed una certa somiglianza con la composizione della superficie di  (1) Ceres.  (2) Pallas è considerato il corpo progenitore della famiglia dei cosiddetti asteroidi Palladiani, una piccola famigli di asteroidi tra i cui membri spicca l’asteroide Near Earth (3200) Phaeton, padre dello sciame meterorico delle Geminidi. Dal punto di vista osservativo  la magnitudine (media) di 8.0 che raggiung durante le opposizioni, con picchi di 6.4 in quelle più favorevoli,  rende (2) Pallas un oggetto alla portata di piccoli telescopi e che può anche essere osservato dotandosi di un buon binocolo.

GLI ASTEROIDI DI GENNAIO

(2) PALLAS

(2) Pallas è il terzo Asteroide per dimensioni (circa 513 Km di diametro) della fascia principale. Compie un’orbita intorno al Sole ogni 1.680 giorni (4.60 anni) ad una distanza compresa tra le 2.13 e le 3.41 unità astronomiche (rispettivamente, 318.643.465 Km al perielio e 510.128.739 Km all’afelio). Con picchi di magnitudine fino a 6.4, (2) Pallas è tra gli asteroidi più brillanti visibili dalla Terra ed è considerato il corpo progenitore della famiglia degli Asteroidi Palladiani. Scoperto dall’astronomo Heinrich Wilhelm Olbers il 28 Marzo 1802, l’asteroide sarà in opposizione l’8 Gennaio, brillando ad una magnitudine di 7.6. Il suo moto sarà di 0,58 secondi d’arco al minuto, quindi con tempi di esposizione fino a 5 minuti ne preserveremo l’aspetto puntiforme. Volendo ottenere  una traccia di movimento dovremo esporre (o integrare) per un tempo più lungo, e con 40 minuti di posa vedremo (2) Pallas trasformarsi in una bella striscia luminosa di 23 secondi d’arco.

(6) HEBE

(6) Hebe è un grande asteroide (circa 185 Km di diametro) di fascia principale che compie un’orbita intorno al Sole ogni 1.380 giorni (3.78 anni) ad una distanza compresa tra le 1.93 e le 2.92 unità astronomiche (rispettivamente, 288.723.890 Km al perielio e 436.825.782 Km all’afelio). Deve il suo nome a Hebe, figura mitologica greca, Figlia di Zeus e di Hera. Scoperto da Karl Ludwig Hencke il 1 Luglio 1847, il quinto Asteroide più luminoso della fascia dopo (4) Vesta, (1) Ceres, (7) Iris, e (2) Pallas, (6) Hebe sarà in opposizione il 25 Gennaio. In questo frangente raggiungerà la massima brillantezza con una magnitudine di 8.7.  Il suo moto sarà di 0,75 secondi d’arco al minuto, quindi per far si che l’oggetto mantenga un aspetto puntiforme nelle  nostre immagini potremo utilizzare tempi di esposizione fino a 4 minuti. Per ottenere  una traccia di movimento dovremo esporre (o integrare) per un tempo più lungo, e con 40 minuti di posa vedremo (6) Hebe trasformarsi in una bella striscia luminosa di 30 secondi d’arco.

(89) Julia

(89) Julia è un asteroide di fascia principale che compie un’orbita intorno al Sole ogni 1.490 giorni (4.08 anni) ad una distanza compresa tra le 2.08 e le 3.02 unità astronomiche (rispettivamente, 311.163.571 Km al perielio e 451.785.570 Km all’afelio). Deve il suo nome in onore di Santa Giulia. Scoperto dall’astronomo Édouard Stephan il 6 Agosto 1866, questo imponente asteroide (circa 145 Km di diametro) sarà in opposizione il 24 Gennaio, momento nel quale raggiungerà la massima luminosità brillando di magnitudine di 10.4. Il suo moto sarà di 0,70 secondi d’arco al minuto, quindi, per far si che l’oggetto mantenga un aspetto puntiforme nelle  nostre immagini potremo utilizzare tempi di esposizione fino a 4 minuti. Per ottenere  una traccia di movimento dovremo esporre (o integrare) per un tempo più lungo, e con 40 minuti di posa vedremo (89) Julia trasformarsi in una bella striscia luminosa di 28 secondi d’arco.

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