L’undici settembre è stata scoperta la C/2025 R2 SWAN, che ha subito sorpreso per la luminosità (tra l’ottava e la settima magnitudine). La sua individuazione è avvenuta per merito dall’ astronomo dilettante Vladimir Bezugly che l’ha scovata nelle immagini fornite della sonda solare SOHO.

Ma come era potuto sfuggire il suo avvicinamento quasi fino al perielio, raggiunto il giorno successivo alla scoperta? Dopo le prime osservazioni, ricostruendo l’orbita, si è capito che la cometa si era precedentemente nascosta tra la luce del Sole, risultando quindi invisibile. Da subito è stato possibile osservarla e riprenderla dall’Emisfero Australe non lontana da Marte e Spica. Bellissime alcune immagini che la ritraevano in compagnia della stella Alfa della Vergine con una coda lunga alcuni gradi.

Da noi invece occorrerà attendere ottobre quando, avvicinandosi alla Terra fino poco meno di quaranta milioni di chilometri, potrebbe riservare sorprese. Quel momento è previsto per il 19 ottobre. Sulla luminosità di picco c’è discussione, anche perché la SWAN potrebbe essersi rivelata da subito così luminosa a causa di un outburst. La cosa non è però sicura e gli appassionati si augurano che non sia così e che le più ottimistiche previsioni che indicano il raggiungimento di un’ottima quarta/quinta magnitudine si avverino.

In alternativa ci dovremmo probabilmente accontentare di una cometa di settima/ottava grandezza, comunque sempre benvenuta in un 2025 poverissimo di “astri chiomati” interessanti.

Ne riparleremo a fine mese nella consueta rubrica online, dove daremo tutte le indicazioni per seguire al meglio la nuova arrivata.