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Philae e la cometa: la prima immagine dalla superficie!

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Benvenuti sulla cometa. Philae ci mostra, attraverso la camera CIVA, di essere sano e salvo sulla superficie della cometa. Nel pomeriggio è atteso il rilascio del primo panorama a 360°, sempre grazie a CIVA. Credit: ESA/Rosetta/Philae/CIVA
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Philae ci mostra, attraverso la camera CIVA, di essere sano e salvo sulla superficie della cometa. Nel pomeriggio è atteso il rilascio del primo panorama a 360°, sempre grazie a CIVA.Credit: ESA/Rosetta/Philae/CIVA

Benvenuti sulla cometa

Eccola finalmente la prima immagine (unione di due scatti) in arrivo dalla superficie della cometa. Philae ci mostra, attraverso la camera CIVA, di essere sano e salvo e nel pomeriggio è atteso anche il rilascio del primo panorama a 360° mai ripreso dalla superficie di una cometa, sempre grazie alla camera CIVA a bordo del lander.

Fino ad ora la situazione non era ancora ben chiara, si sapeva che:

1) Gli strumenti a bordo di Philae sembrano in buona efficienza a parte gli arpioni che non si sono attivati.
2) Le viti di ancoraggio montate sulle zampe del lander sembrano però aver fatto presa, e al momento Philae è da ritenersi stabile.
3) Il terreno sembra comunque più morbido di quanto ci si aspettava. Ancora ignota è invece l’inclinazione del lander rispetto al terreno.

Sembra anche che il lander sia “rimbalzato” ma atterrando una seconda volta senza altre conseguenze prima di adagiarsi sulla superficie (la forza esercitata da Philae sulla superficie della cometa è paragonabile ad un grammo sulla superficie della Terra). Gli strumenti a bordo funzionano, Philae comunica regolarmente con Rosetta e con il Centro di Controllo, e numerosi sono i dati già raccolti e inviati.

Restiamo in attesa di altre immagini, ma soprattutto della conferenza stampa delle 14, nella quale speriamo di avere qualche  notizia certa in più.

Se vi siete persi la diretta ESA di ieri, nel nuovo canale Youtube di Coelum trovate le registrazioni delle due fasi salienti della giornata commentate in italiano dal nostro Luigi Morielli!

8 Commenti

  1. Senza la ricerca spaziale, non ci sarebbero i satelliti, con tutte le applicazioni relative.
    Il velcro è stato inventato per chiudere la meglio le tute degli astronati ecc.
    Come sempre, é come si spendono o non si spendono i soldi e, in questi giorni, ne abbiamo un lampante esempio.

  2. A proposito di quello che dice Marco.Ieri stavo guardando rai1 per aggiornamenti della Rosetta:elena ceste e spazio ad una “veggente” che “sapeva tutto” mentre la ricerca italiana,di altissimo livello,veniva ignorata.Mi e’ venuto da vomitare.Il prossimo canone sarà cestinato senza pietà.A proposito:l’inutile Torino-Lione tangentista vale 35 missioni Rosetta.