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Perseidi 2023: le meteore di San Lorenzo (o di Laurentia?)

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Le “Lacrime di San Lorenzo” sono uno degli eventi astronomici più attesi dell’anno, lo sciame meteorico che illumina le nostre notti estive!

Le Perseidi, una delle piogge meteoriche più spettacolari dell’anno e tra le più semplici da osservare, complice il periodo delle vacanze estive.
Scopriamo cosa sono e come osservarle al meglio!

Il radiante, il punto da cui sembrano partire tutte le scie luminose, guardando verso Nord Nord Est alle 23 circa del giorno 13 agosto. Crediti: https://theskylive.com/

Le Lacrime di San Lorenzo

Il nome popolare dello sciame deriva dalla ricorrenza del martirio di San Lorenzo, avvenuto il 10 agosto del 238, le cui lacrime sono nella tradizione riconducibili alle “stelle cadenti” che vediamo nel cielo. In Italia l’evento è conosciuto dalla popolazione anche per la celebre poesia di Pascoli, 10 agosto (E tu, Cielo, dall’alto dei mondi… d’un pianto di stelle lo innondi quest’atomo opaco del Male!).

Quest’anno scopriamo anche qualcosa in più. Storia vuole che anche per le stelle cadenti di San Lorenzo o del 10 agosto, i miti pagani di fondino con quelli cristiani ed ecco improvvisamente tornare alla ribalta il mito di Priapo, dio della fertilità, i cui molti nomi richiamano all’organo genitale maschile. Il 10 di agosto per le popolazioni pagane si chiedeva a Priapo di benedire i raccolti e il dio diffondeva il suo sperma sulle campagne.

Nella storia molte festività inizialmente pagane sono state poi sostituite da riti cristiani, ne è un esempio anche il natale, e così da Laurentia, protettrice delle prostitute e un tempo definita come la madre terra che si rendeva disponibile alla fertilità dei campi, la controparte femminile di Priapo, si RRIVA a San Lorenzo forse anche per la somiglianza dei nomi.

In realtà lo sciame di meteore è attivo per un periodo molto più ampio, tra il 17 luglio e il 24 agosto, con un importante diminuzione di visibilità dopo il picco.

La cometa Swift-Tuttle

Il picco delle lacrime di San Lorenzo, meglio note come Perseidi, non cade precisamente il 10 Agosto ma nella notte tra il 12 ed il 13. Nella sua orbita intorno al Sole il nostro pianeta interseca il passaggio della cometa Swift-Tuttle, scoperta nel 1862 dall’astronomo italiano Giovanni Schiaparelli.
Le meteore che vediamo in cielo sono il residuo di comete ed asteroidi che rilasciano una scia di polvere al loro passaggio intorno alla nostra stella. Ogni anno la Terra attraversa questa scia di particelle che, a contatto con la nostra atmosfera e a causa dell’attrito, produce il fenomeno tanto ammirato nelle calde notti estive. Il colore dello sciame è determinato dalla composizione dei detriti rilasciati in combinazione con elementi presenti nella nostra atmosfera, anche se è difficile distinguerli ad occhio nudo.
Come osservarlo al meglio?

Come osservare le Perseidi

La cometa Swift-Tuttle ha un passaggio periodico ogni 135 anni: l’ultimo transito risale al 1992, momento in cui ha “rifornito” l’incrocio con la nostra orbita di nuovi detriti spaziali. Il picco di osservazione, come detto in precedenza, ricade nella notte tra il 12 e il 13 agosto, anzi a dire il vero quest’anno alle 07 del mattino del 13 ma con il Sole oramai alto. In compenso tutta la notte con il naso in su sarà favorita da una Luna quasi nuova, impercettibile, che favorirà il buio, luci artificiali consentendo!

Ricordiamo che il nome delle Perseidi deriva dal radiante, il punto da cui sembrano provenire nel cielo le meteore, che si trova nella costellazione di Perseo. Individuate dunque la traccia di stelle dell’eroe mitologico, dopo le 22 verso nord-est, e godetevi la magia ad occhio nudo: lontani dall’inquinamento quest’anno se ne vedranno almeno 100  50 ogni ora (100 ZHR).
Buon osservazione!

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