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BepiColombo corre inesorabile verso il lancio

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I due orbiter Mmo e Mpo durante la fase di integrazione. Crediti: Esa
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BepiColombo, la sonda ESA per l’esplorazione di Mercurio, in una illustrazione. Crediti: ESA
I due orbiter Mmo e Mpo durante la fase di integrazione. Crediti: Esa

Uno è dell’agenzia spaziale giapponese Jaxa, si chiama Mmo (Mercury Magnetospheric Orbiter) e avrà il compito di studiare in dettaglio l’ambiente magnetico di Mercurio, l’interazione del pianeta con il vento solare e la chimica della sua impalpabile esosfera. L’altro è dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, si chiama Mpo (Mercury Planetary Orbiter) ed è quello della coppia che più si avvicinerà a Mercurio, per analizzarne la superficie e la composizione. Sono i due orbiterdella missione BepiColombo: è al loro interno che si trovano tutti gli strumenti scientifici, e finalmente – superata con successo l’ultima revisione, la qualification acceptance review – i tecnici dell’Esa hanno potuto impilarli l’uno sull’altro nella configurazione di volo: quella che manterranno per l’intera durata del viaggio, dal momento del lancio fino a quello della separazione, in programma fra sette anni, per poi procedere ciascuno per conto proprio in orbita attorno al pianeta più interno del Sistema solare.

«La notizia spiana la strada al lancio della sonda previsto per il 19 ottobre», dice a Media Inaf Francesco Santoli dell’Inaf Iaps di Roma, deputy principal investigator dello strumento Isa. «I miei complimenti alle persone che lavorano alacremente a Kourou perché tutto sia pronto per quella data. Accanto a questa fervente attività sullo spacecraft, anche i team scientifici, in particolare i quattro strumenti italiani coinvolti in questa importante missione europea-giapponese, stanno concentrando i loro sforzi nella preparazione delle operazioni da fare subito dopo il lancio. Durante le prossime settimane, Isa, Serena, More e Simbio-Sys parteciperanno, infatti, alle simulazioni della near-earth commissioning phase presso il controllo di missione Esa di Darmstadt, in Germania».

IsaSerenaMoreSimbio-Sys sono, appunto, i quattro strumenti a guida italiana della missione, tutti ospitati nell’orbiter Mpo. Per quest’ultimo, e per il modulo di trasferimento Mtm, è già in programma per la settimana che va dal 5 al 12 settembre il rifornimento di propellente, punto di non ritorno che prelude al lancio, in calendario per le le 3:45 ora italiana del 19 ottobre da Kourou, nella Guyana francese, a bordo di un vettore Ariane V.