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Altro che i Maya… la vera attesa per la FINE DEL MONDO ci fu nel 1910

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La follia

Anche sui quotidiani italiani del tempo, come in quelli di tutto il mondo, compaiono annunci pubblicitari che mettono in vendita stravaganti dispositivi per proteggersi dai gas venefici della coda della Halley… addirittura “bottiglie di aria pura” commercializzate dalla Michelin, da usare al momento opportuno!
Cominciò così un lungo periodo di attesa. La coda nella quale la Terra stava per immergersi si vedeva ogni notte più grande e più vicina. Cominciarono a manifestarsi i primi cedimenti sociali, con fenomeni d’isterismo collettivo. Le chiese furono prese d’assalto da folle di fedeli desiderose di confessare i propri peccati e in tutto il mondo si registrarono centinaia di suicidi. Molti decisero di sotterrarsi in bunker appositamente preparati, altri pensarono bene (vedi anche il riquadro sulla situazione in Italia) di godersi l’ultima notte crapulando con gli amici.
In quel periodo ci fu naturalmente chi pensò agli affari, e non si contarono le truffe legate all’avvenimento e gli annunci sui giornali che in un modo o nell’altro promettevano di scampare ai gas venefici della cometa acquistando dei prodotti fantasiosi, come pillole per respirare meglio o addirittura delle “bottiglie di aria pura” da usare nel momento della disgrazia.
Nelle città vennero ovunque esposti cartelli che avvisavano la popolazione di chiudere le finestre e di stare al riparo al momento del passaggio della coda, ma il parossismo da fine del mondo divenne protagonista anche di caustiche inserzioni pubblicitarie come quella che invitava a “noleggiare un sottomarino”, poiché il cianogeno non si propaga sott’acqua:
“Noleggiate un sottomarino, riempitelo con provviste e acqua per tre giorni, e domani [giorno del previsto attraversamento della coda] immergetevi. Maggiore la profondità, tanto meglio. Rimanete sott’acqua per tre giorni, senza osare metter fuori il naso. Alla fine di questi tre giorni, il cianogeno nell’atmosfera si sarà dissipato. A quel punto, se tutta la popolazione del pianeta sarà morta per gli effetti del gas velenoso, potete rivendicarlo come vostra proprietà. Se invece non sono tutti morti, forse riuscirete a sostenere le loro risate.”
Ma i titoli con cui i grandi quotidiani salutarono i loro lettori nelle ultime edizioni prima del momento fatale erano tutt’altro che ironiche. Uno per tutti, la prima pagina del The Times recitava:

“Ormai siete nella coda della cometa, ma non abbiate paura. Se questa sarà l’ultima edizione del Times, allora vi arrivi il nostro più sentito addio.”

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