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Luna di Aprile 2022

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Tutto quello che dobbiamo sapere sulla Luna per il mese di Aprile 2022!

In apertura di questo mese alle ore 08:24 il nostro satellite sarà in Novilunio, ma attenzione:

La Luna Nuova del giorno 1 non sarà l’unica in quanto tale evento si ripeterà ancora il giorno 30!

Questo evento farà di Aprile il “mese della Luna Nera”, ma niente panico! Nessuna estinzione in vista, non sarà nient’altro che un comunissimo Novilunio alla pari delle altre fasi lunari che da oltre quattro miliardi di anni si alternano sulla faccia della Luna rivolta verso il nostro pianeta.

Un fatto curioso questo doppio novilunio

Comunemente tale evento astronomico ha una cadenza mensile, ma la minore durata del cosiddetto “mese lunare” (29 giorni, 12 ore, 44 minuti, 3 secondi) rispetto al mese del calendario Gregoriano, fa sì che nel corso di un intero anno ci sia “abbastanza spazio” per inserire una Luna Nuova in più, con una cadenza ogni 29 mesi.

Pertanto il secondo Novilunio che cade in uno stesso mese viene definito “Luna Nera”, così come la terza Luna Nuova delle quattro analoghe fasi lunari presenti in una medesima stagione, in quest’ultimo caso però con una cadenza di 33 mesi.

Tutto qui! Senza l’inutile clamore mediatico che accompagna le cosiddette Super Lune, Mini Lune, Lune Rosse, Lune di Sangue, ecc…

Anche perché sulla “Luna Nera” non c’è proprio nulla da vedere in quanto, appunto, è proprio tutta nera [col Sole che contestualmente ne illumina completamente l’opposto emisfero, quello sempre invisibile dal nostro pianeta].

Torniamo a noi…

Col Novilunio del giorno 1 Aprile ripartirà un nuovo mese lunare col nostro satellite che di sera in sera acquisterà progressivamente sempre più una migliore visibilità rendendosi osservabile finalmente nelle più comode ore serali.

Infatti alle ore 08:48 del 9 Aprile la Luna sarà in Primo Quarto con fase di 8 giorni ma a -17° sotto l’orizzonte, pertanto chi intendesse effettuare osservazioni al telescopio dovrà solo attendere fino a poco oltre le ore 20:30 col nostro satellite ad un’altezza di +68° e costantemente visibile fino in tarda nottata quando intorno alle ore 4 andrà a tramontare.

Premesso che chiunque è libero di orientare il proprio telescopio su un qualsiasi dettaglio della superficie lunare, consiglierei questa volta di prendere in considerazione due vastissime strutture: il mare Serenitatis (superficie di 360000 kmq) e il mare Crisium (superficie di 181000 kmq,) entrambi provenienti dal periodo geologico Nectariano collocato a 3,9 miliardi di anni fa.

Sovrapposizione SERENITATIS su Penisola Iberica

Per quanto riguarda il primo, se ne potrebbe ipotizzare la sovrapposizione alla Penisola Iberica dove l’estensione di Serenitatis lascerebbe scoperte solamente le zone costiere dell’Atlantico e del Mediterraneo oltre alla regione Pirenaica.

Sovrapposizione CRISIUM su Italia Centrale

Mentre per Crisium, centrandone l’immagine sull’Italia centrale nella zona di L’Aquila, l’area interessata da questa ipotetica sovrapposizione sarebbe estesa dal mare Tirreno, quasi in prossimità delle coste di Sardegna e Corsica, fino all’altra sponda del mare Adriatico sulla costa della Croazia.

Per quanto concerne il Terminatore, partendo da nord ci si potrebbe dedicare alla Valle Alpina, una eccezionale faglia lunare (periodo geologico Imbriano, età 3,8/3,2 miliardi di anni) che attraversa letteralmente le Alpi da sudovest a nordest per 134 km e sul cui fondo in ottime condizioni osservative è possibile individuare (…e riprendere immagini!) un sottile e lungo solco di soli 700 mt di larghezza.

Orientando ora il telescopio in prossimità del settore nord degli Appennini sul versante lato mare Imbrium, altre eccezionali strutture lunari attireranno l’attenzione di molti appassionati.

Tra questi il sinuoso solco della Rima Hadley estesa per 82 km e profonda circa 400 mt situata all’estremità orientale della Palus Putredinis, mentre immediatamente a nord-nordest di Rima Hadley scorre il sistema dei larghi solchi ramificati delle Rimae Fresnel estese per circa 100 km lungo il Promontorio di Cape Fresnel posto a delimitare l’estremità settentrionale degli Appennini.

Infine a sud della Rima Hadley è possibile individuare il solco della Rima Bradley di 134 km lungo la base ovest di questa eccezionale catena montuosa andando a terminare non lontano dall’omonimo monte Bradley di 4200 mt di altezza.

Valle Alpina e le Rimae Hadley, Fresnel, Bradley provengono tutte dal periodo geologico Imbriano collocato a 3,8 miliardi di anni fa. Per l’osservazione di tali strutture vengono consigliati strumenti riflettori di almeno 200mm di diametro e un telescopio rifrattore di 100mm per la Valle Alpina, ma sarà il seeing della serata a dettare legge sugli strumenti da utilizzare.

Proseguendo nella fase di Luna crescente, dopo essere sorta alle 19:53, alle ore 20:55 del 16 Aprile il nostro satellite sarà in Luna Piena, con età di 15,5 giorni, alla distanza di 369212 km dalla Terra; con diametro apparente di 32,6’ è perfettamente osservabile fino all’alba del giorno seguente quando, contestualmente al sorgere del Sole, scenderà sotto l’orizzonte.

Ormai giunta al capolinea della fase crescente, ora il nostro satellite inizierà contestualmente la fase calante allontanandosi progressivamente dalle ore serali per entrare sempre più nelle ore della notte, toccando così la fase di Ultimo Quarto alle ore 13:56 del 23 Aprile.

Nel caso specifico la Luna si troverà a -20° sotto l’orizzonte, pertanto chi intendesse effettuare osservazioni col telescopio potrà scegliere fra due possibilità: il 23 Aprile alle ore 03:10 la Luna sorgerà in fase di 21,8 giorni oppure la notte successiva, il 24, quando sorgerà alle ore 03:51 in fase di 22,8 giorni.

In entrambi i casi si potrà scorrere in lungo e in largo gran parte del settore occidentale del nostro satellite, notando come le immense e più scure distese basaltiche dell’oceanus Procellarum e dei mari Frigoris, Imbrium, Nubium, Humorum, Insularum e Sinus Aestuum siano in diretta comunicazione tra loro, al contrario di quanto possiamo osservare nel settore orientale dove i mari Serenitatis, Tranquillitatis, Crisium, Nectaris ed in parte anche Fecounditatis ci appaiono quasi completamente delimitati dalle rispettive pareti.

Sovrapposizione TYCHO su Alto Adriatico
A proposito del cratere Tycho, diametro di 78 km e pareti alte fino a 4800 mt, non ha mai pensato nessuno ad una ipotetica sovrapposizione di questa eccezionale struttura lunare su una corrispondente area del globo terrestre, ad esempio sull’Adriatico settentrionale centrandone l’immagine fra il Delta del Po e la Penisola Istriana?

Una tale struttura delle dimensioni di Tycho si renderebbe certamente visibile anche da parecchie centinaia di chilometri di distanza costituendo uno spettacolo veramente incredibile anche ipotizzando Tycho adagiato sui bassi fondali dell’Alto Adriatico.

Il procedere della fase calante porterà il nostro satellite al secondo Novilunio di questo mese di Aprile alle ore 22:28 del giorno 30, ed è proprio questa seconda Luna Nuova, come dicevamo, ad essere definita “Luna Nera”.

Le Falci lunari di Aprile

Appuntamento per chi va a caccia di falci lunari per la serata del 2 Aprile quando alle ore 21:15 tramonterà una sottile falce di 1,5 giorni.

Tramontato il Sole, non vi sarà molto tempo per effettuare alcune foto prima che la Luna scenda sotto l’orizzonte. La sera successiva, il 3 Aprile, un’altra bella falce con una più ampia finestra temporale utile per osservare e fotografare tramonterà alle ore 22:23. Nel caso specifico si consiglia una visita al settore più orientale del mare Crisium con gli adiacenti mari Marginis, Undarum e Smythii oltre al mare HUmboldtianum più a nordest.

La sera del 4 Aprile alle ore 23:31 tramonterà una più larga falce di 3,5 giorni fra Toro e Ariete. In questo caso vi sarà tutto il tempo per effettuare spettacolari osservazioni anche in alta risoluzione data la relativa vicinanza fra il bordo lunare e la linea del Terminatore.

Infatti ci si potrà dedicare al settore nordest dal mare Humboldtianum fino a Crisium, così come lungo il bordo orientale del mare Fecounditatis con gli spettacolari e imponenti crateri Langrenus, Vendelinus, Petavius, Furnerius per poi spostarsi ancora più a sud sull’altopiano sudorientale con le scure platee basaltiche dei vasti crateri del mare Australe prima che alle ore 23:31 il nostro satellite scenda sotto l’orizzonte.

Per le falci in Luna calante appuntamento per la tarda nottata del 27 Aprile quando alle ore 05:09 sorgerà una falce di 25,8 giorni preceduta dai pianeti Venere e Giove alla distanza di 4 e 5° rispettivamente ma sarà poco il tempo a disposizione per qualche veloce foto.

Per questa tipologia di osservazioni, oltre agli ormai noti parametri osservativi, risulterà determinante disporre di un orizzonte il più possibile libero da ostacoli.

Librazioni di Aprile

(In ordine di calendario, per i dettagli vedere le rispettive immagini).

Si precisa che, per ovvi motivi, non vengono indicati i giorni in cui i punti di massima Librazione si discostano dalla superficie lunare illuminata dal Sole.

Librazioni Regione Nordest-Est
credits F. Badalotti su immagini tratte dal globo di “Virtual Moon Atlas”
  • 02 Aprile: Fase 1,54 giorni – Massima Librazione nordest cratere Gauss
  • 03 Aprile: Fase 2,58 giorni – Massima Librazione est cratere Cleomedes
Librazioni Regione Sudovest
credits F. Badalotti su immagini tratte dal globo di “Virtual Moon Atlas”
  • 16 Aprile: Fase 15,48 giorni – Massima Librazione ovest cratere Piazzi
  • 17 Aprile: Fase 16,48 giorni – Massima Librazione ovest cratere Mersenius
Librazioni Regione Nordovest
credits F. Badalotti su immagini tratte dal globo di “Virtual Moon Atlas”
  • 19 Aprile: Fase 17,8 giorni – Massima Librazione ovest Sinus Iridum
Librazioni Regione Nord
credits F. Badalotti su immagini tratte dal globo di “Virtual Moon Atlas”
Cieli sereni!

NOTE

  • Immagini “Librazioni“: Mappe di F. Badalotti su immagini tratte dal globo di “Virtual Moon Atlas”.
  • Dati e visibilità delle strutture lunari: Software “Stellarium” e “Virtual Moon Atlas”.