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Il cielo a colori di Gaia

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astrometria centro galattico e Grande Nube di Magellano
Dettaglio dell'immagine riportata più sotto (con contrasto ulteriormente aumentato) che mostra la regione del centro galattico e la Grande Nube di Magellano Copyright: ESA/Gaia/DPAC/CU5/DPCI/CU8/F. De Angeli, D.W. Evans, M. Riello, M. Fouesneau, R. Andrae, C.A.L. Bailer-Jones - Processing: M. Di Lorenzo
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astrometria  centro galattico e Grande Nube di Magellano
Dettaglio dell'immagine riportata più sotto (con contrasto ulteriormente aumentato) che mostra la regione del centro galattico e la Grande Nube di Magellano Copyright: ESA/Gaia/DPAC/CU5/DPCI/CU8/F. De Angeli, D.W. Evans, M. Riello, M. Fouesneau, R. Andrae, C.A.L. Bailer-Jones - Processing: M. Di Lorenzo

In attesa della pubblicazione del secondo catalogo astrometrico DR2, prevista per il prossimo aprile, Gaia ci regala una nuova visione del cielo con i colori delle stelle, o meglio la loro mediana in ciascuna piccola porzione di volta celeste.

L’immagine include dati da 18,6 milioni di stelle luminose osservate da Gaia tra il luglio 2014 e il maggio 2016, e il colore di ciascuna stella è stimato confrontando la quantità totale di luce negli spettri blu e rosso forniti dallo strumento fotometrico. Anche se questa mappa rappresenta solo un assaggio del catalogo completo del prossimo anno, testimonia il lavoro enorme che sta compiendo il gruppo di analisi del Data Processing and Analysis Consortium (DPAC). In essa è già possibile individuare alcune caratteristiche interessanti.

Mappa preliminare dei colori stellari, con legenda a destra. Rispetto all'originale, i contrasti sono stati aumentati per rendere meglio visibili le differenze cromatiche. - Copyright: ESA/Gaia/DPAC/CU5/DPCI/CU8/F. De Angeli, D.W. Evans, M. Riello, M. Fouesneau, R. Andrae, C.A.L. Bailer-Jones - Processing: M. Di Lorenzo

Il piano galattico, corrispondente alla regione più densamente popolata della nostra galassia Via Lattea si distingue come la struttura approssimativamente orizzontale che si estende attraverso la mappa che è una proiezione in coordinate galattiche, appunto. Le regioni rosse sono principalmente situate vicino al Centro Galattico, in corrispondenza a zone apparentemente “svuotate” di stelle (vedi seconda immagine più sotto) a causa di dense nubi oscure che assorbono soprattutto la luce blu, facendo apparire queste stelle più rosse (un fenomeno noto come arrossamentodella luce stellare).

È anche possibile distinguere, a destra sotto il piano galattico, le due Nubi di Magellano, contenenti regioni di formazione stellare, quindi popolate da stelle giovani e bluastre; stesso discorso per la “Popolazione I” della Via Lattea, le stelle più giovani di seconda generazione che popolano il disco; quelle più vicine a noi, per motivi prospettici appaiono nelle zone ad alta latitudine galattica (che sono intrinsecamente poco dense, come dimostrato dalla seconda mappa) e che quindi appaiono azzurre.

La prima mappa di Gaia a colori completa, con oltre 1 miliardo di stelle, verrà rilasciata nella sua massima risoluzione con il nuovo catalogo tra 8 mesi. Le stelle in questa mappa sono state selezionate tra tutte le stelle di Gaia con magnitudine più luminosa di 17 e per le quali sono disponibili sia la misura dei colori nei canali blu e rosso. La mappa mostra i valori dell’indice di colore, (BP-RP), che vanno da 0 (stelle più blu) a 3 (stelle più rosse). Questo è un sottoinsieme di tutti i valori (BP-RP) ottenuti da Gaia, che vanno da -0,2 a 3,6.

Mappa preliminare della densità stellare (stessi dati della mappa precedente) espressa in stelle per pixel. - Copyright: ESA/Gaia/DPAC/CU5/DPCI/CU8/F. De Angeli, D.W. Evans, M. Riello, M. Fouesneau, R. Andrae, C.A.L. Bailer-Jones - Processing: M. Di Lorenzo

Dal rilascio iniziale dei dati, gli scienziati di tutto il mondo hanno utilizzato le misurazioni della luminosità di Gaia, ottenute su tutta la gamma G (da 330 a 1050 nm), insieme a set di dati provenienti da altre missioni per la stima dei colori stellari. Questi studi sono stati applicati a una varietà di soggetti, da stelle variabili e ammassi stellari nella nostra galassia alla caratterizzazione di stelle nelle Nubi Magellaniche. L’anno prossimo, la seconda uscita dei dati Gaia includerà non solo la posizione e la luminosità a banda G, ma anche il colore blu e rosso per oltre un miliardo di stelle, oltre alle attese attesissime parallassi stellari e moti propri. Questo dataset straordinario permetterà agli scienziati di approfondire i segreti della nostra galassia, indagando la sua composizione, la sua formazione e l’evoluzione a un livello di dettaglio ineguagliato.

Riferimenti:
– http://sci.esa.int/gaia/59404-sneak-peek-of-gaias-sky-in-colour/


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