Stelle antiche e moderne, insieme in NGC 6362?

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Due nuove immagini dell'ammasso NGC 6362 โ€“ una a grande campo ripresa con la WFI del VLT/ESO, e l'altra ristretta sulla regione centrale ottenuta con il Telescopio Spaziale Hubble della NASA/ESA โ€“ forniscono il miglior ritratto mai ottenuto di questo ammasso poco conosciuto. Gli ammassi globulari sono costituiti prevalentemente da decine di migliaia di stelle molto antiche, ma contengono anche alcune stelle che appaiono sospettosamente giovani.

Maxi tamponamento su 49 Ceti

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Perchรฉ c'รจ tanto gas attorno a un sistema stellare che per il suo stadio evolutivo dovrebbe invece averne pochissimo se non addirittura per niente? La risposta provano a darla in un articolo due scienziati americani: a produrlo sarebbero i frequentissimi scontri tra le comete che lo circondano.

Europa, incontra l’ESA! Per saperne di piรน sull’Agenzia Spaziale Europeaโ€ฆ

"Europa, incontra l'ESA", un nuovo video spiega agli Europei cos'รจ l'Agenzia Spaziale Europea. Il 20 e 21 novembre si terrร  una riunione dei ministri europei del settore spaziale per decidere il corso del futuro dell'Agenzia.

I numeri del Festival della Scienza di Genova

Si conclude dopo undici giorni di mostre, conferenze e laboratori, la 10a edizione del Festival della Scienza di Genova che ha raggiunto quota 2 milioni di visitatori dalla prima edizione.

La nonna delle supernove

Uno studio su Nature descrive la scoperta delle due supernovae piรน distanti e antiche mai osservate. La piรน vecchia รจ a 12,1 miliardi di anni luce da noi. Eccezionalmente luminose, derivano dall'esplosione di stelle di grande massa (almeno 150 volte quella del Sole) e prive di metalli.

Completata la Survey CFHT Legacy che ha svelato i segreti piรน oscuri dellโ€™Universo

15 000 singole immagini deep Field ad altissima risoluzione, 38 milioni di oggetti identificati, galassie distanti 9 miliardi di anni luce... questi alcuni dei numeri della profondissima survey condotta nell'arco di sei anni dal CFHT

Foto di gruppo per 84 milioni di stelle

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Arriva dall'Osservatorio di Paranal dell'ESO, grazie al telescopio infrarosso per survey VISTA, unโ€™immagine monumentale del centro della Via Lattea. รˆ cosรฌ grande che, se la si stampasse con la risoluzione tipica per un libro, risulterebbe lunga 9 metri e alta 7.

Stelle perdute nella materia oscura

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Lโ€™eccesso di fondo cosmico a infrarossi potrebbe essere dovuto, almeno in parte, a popolazioni di stelle immerse negli aloni di dark matter che circondano le galassie. Fra gli autori dellโ€™articolo, oggi su Nature, lโ€™italiano Francesco De Bernardis.

Brutta fine in vista per la nube G2

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Una simulazione al computer ricostruisce il destino di una nube di gas e polveri scoperta recentemente nei pressi del buco nero al centro della nostra galassia. A partire dal prossimo anno inizierร  ad essere "mangiata". Non scomparirร , ma verrร  in buona parte disgregata.

Un anello polare per NGC 660

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L'Osservatorio Gemini ha catturato una nuova straordinaria immagine della galassia ad anello polare NGC 660. Si tratta di un raro e particolare tipo di oggetto formato dall'interazione tra due galassie. Gli astronomi ritengono che possa nascondere grandi quantitร  di materia scura al suo interno.

Il vicino di casa

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Scoperto, grazie al telescopio di 3,6 metri dell'ESO a La Silla, il pianeta piรน vicino al sistema solare mai individuato. E' di massa quasi uguale alla Terra, e orbita attorno ad alpha Centauri B, una stella simile al nostro Sole ad appena 4,3 anni luce da noi. Ora si apre la caccia ad altri pianeti nei suoi paraggi.

Un pezzo di Hubble a Padova

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Incontro del Sindaco Flavio Zanonato con il prof. Robert Williams, presidente uscente dell'Unione Astronomica Internazionale ed ex direttore dello Space Telescope Science Institute a Baltimora.

La prima preda di Curiosity

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Prime analisi chimiche della roccia "Jake Matijevic", la prima raggiunta dagli strumenti di Curiosity sul suolo di Marte. E' sorprendentemente simile a una particolare classe di rocce che sulla Terra si formano nelle zone vulcaniche, dal magma ricco di acqua. Ma ne serviranno altre per fare ipotesi sull'origine.

Problema antico, nuova soluzione. Cosa rallenta i Pioneer?

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Uno studio dell'Universitร  del Missouri analizza come l'espansione dell'Universo alteri la propagazione della luce nel sistema solare, e cosรฌ facendo offra una soluzione a un mistero studiato per anni: perchรฉ le sonde Pioneer della NASA sembrano rallentare piรน del previsto mentre si allontanano dalla Terra?

Una stella che nasce tra nubi dโ€™acqua

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Scoperta per la prima volta grazie alle osservazioni del satellite dellโ€™ESA la presenza di vapor dโ€™acqua, pari a 2000 oceani terrestri, in una nube di gas e polveri dove sta formandosi una stella simile al Sole. Un risultato di fondamentale importanza nello studio dei processi che portano alla formazione dei sistemi planetari, tra cui il nostro Sistema solare.

Una rara Nova X per Swift

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Una rara Nova X, un segnale della possibile presenza di un buco nero in un sistema binario. L'ha rilevata domenica 16 settembre il satelllite della NASA Swift a cui partecipano INAF e ASI.

I futuri โ€œViaggiโ€ della NASA

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La scoperta del letto di un antico corso d'acqua su Marte, che dal rover Curiosity รจ rimbalzata su tutti i giornali, rafforza le prospettive future di esplorazione dello spazio delineate in un recente documento dalla NASA. Il commento di Umberto Guidoni.

In mezzo scorre il fiume

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Curiosity ha scoperto, nei pressi del cratere Gale, quello che un tempo era il letto di un corso d'acqua su Marte. E' la prima osservazione diretta di una struttura di questo tipo, anche se non mancavano le ipotesi. Secondo i ricercatori l'acqua vi scorreva a circa un metro al secondo.

Lโ€™enigma delle esplosioni solari

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Da cosa sono causate le esplosioni di massa coronale che avvengono sulla nostra stella, e che sono un pericolo per satelliti artificiali e reti di comunicazione sulla Terra? Dagli USA, una simulazione al computer prova a rispondere. Con un commento di Alessandro Bemporad (INAF).

Una galassia lontanissima

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Scoperta da un team internazionale di astronomi, tra cui Massimo Meneghetti e Mario Nonino dell'INAF, una galassia la cui luce รจ stata prodotta quando l'universo aveva 'solo' 490 milioni di anni, ossia meno del quattro per cento della sua etร  attuale. Un record di distanza, ottenuto grazie alle riprese dei satelliti Hubble e Spitzer.

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