Editoriale – Coelum n.124 – Gennaio 2009

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Assemblea Generale IAU del 23 luglio 2003

Stabilito che:
1 – Il cielo, nostro patrimonio comune, è parte integrale dell’ambiente naturale e culturale che l’umanità percepisce come proprio e inalienabile. La specie umana ha sempre osservato il cielo, per interpretarlo o per comprendere le leggi fisiche che governano l’universo, e tale interesse ha avuto profonde implicazioni per la scienza, la filosofia, la religione e per la cultura in genere.

2 – Le scoperte degli astronomi hanno non solo influenzato la nostra comprensione dell’universo, ma anche la tecnologia, la matematica, la fisica e lo stesso sviluppo sociale.

3 – L’astronomia è oggi praticata soltanto da un piccolo numero di ricercatori, e nonostante il generale interesse riscosso in ogni strato sociale è sempre più difficile per il pubblico non specializzato seguirne gli sviluppi con un’adeguata comprensione.

4 – L’istituzione de l’Anno Internazionale dell’Astronomia potrebbe rappresentare una soluzione per questa mancanza, promovendo qualsiasi genere di divulgazione in grado di fornire delle basi scientifiche alla tradizionale e culturale percezione del cielo.

5 – L’anno 2009 segna il 400° anniversario dell’invenzione del telescopio finalizzata all’osservazione astronomica da parte dello scienziato italiano Galileo Galilei. Per la prima volta nella storia, nel 1609 la nostra specie divenne consapevole del fatto che la Terra non è isolata nello spazio, ma circondata da altri mondi e da altri corpi celesti. Quelle prime osservazioni divennero la pietra miliare dello sviluppo dell’astronomia, conducendo l’umanità al desiderio di espandere le proprie conoscenze fino ai limiti dell’universo conosciuto.

L’unione Astronomica Internazionale (IAU), fondata nel 1919, composta da circa 8000 astronomi professionisti di 70 nazioni, durante l’Assemblea Generale del 23 luglio 2003 tenutasi a Sydney, approva all’unanimità la risoluzione in favore della proclamazione del 2009 come Anno dell’Astronomia, in concomitanza con il 400° anniversario delle prime scoperte di Galileo. Secondo le indicazioni di voto dell’Assemblea, il Comitato esecutivo della IAU richiede quindi all’Italia (paese d’origine di Galileo) di sottoporre una formale richiesta all’UNESCO e alle Nazioni Unite, invitandole a ufficializzare la proclamazione.

Assemblea delle Nazioni unite del 20 dicembre 2006
In ossequio al fatto che fin dal 2003 l’Unione Astronomica Internazionale ha supportato l’iniziativa proposta dal Governo italiano, e convinti del fatto che la proclamazione dell’Anno dell’Astronomia potrebbe:
• Giocare un ruolo cruciale nell’accrescere l’attenzione del pubblico verso l’Astronomia.
• Promuovere l’accesso alla conoscenza scientifica di base attraverso il popolare richiamo esercitato dal cielo stellato.
• Fungere da supporto per un più incisivo insegnamento scientifico nelle scuole, così come per la divulgazione nei musei e nei planetari.
• Stimolare a lungo termine la crescita della vocazione scientifica tra i giovani in procinto di scegliere il loro corso di studi, e quella della produzione editoriale di letteratura dedicata alla scienza.

Decidiamo di proclamare il 2009 come Anno Internazionale dell’Astronomia

ED È QUESTO IL MOTIVO, CARI LETTORI, DEL NOSTRO SENTIRCI
PARTICOLARMENTE MOTIVATI NELL’AUGURARE A VOI TUTTI UN
FELICE ANNO 2009!