
LA MONTATURA MODULARE COMPONIBILE
Dopo esserci ampiamente occupati nei mesi scorsi delle novità concernenti camere CCD, fotocamere reflex e accessori, in questo numero presentiamo, dopo averla provata, una nuova montatura del catalogo Vixen: l’Advanced Polaris. Il nome stesso è un immediato richiamo a un prodotto storico e di grande successo del marchio nipponico, cioè la serie di montature equatoriali Polaris che dagli anni Ottanta hanno rappresentato la riuscita sintesi tra qualità, robustezza e precisione. Tanto ben riuscita da essere state oggetto di una disinvolta clonazione da parte di costruttori cinesi nella seconda metà degli anni Novanta, con le ben note EQ3.2 ed EQ5, che ricalcano quasi fedelmente le soluzioni tecniche introdotte da Vixen. Più che di nuova montatura è più appropriato parlare di un “Sistema Advanced Polaris” perché, nelle intenzioni del costruttore, c’è la dichiarata volontà di offrire agli utenti uno strumento versatile ed espandibile.
LE CONFIGURAZIONI MODULARI
Il nucleo comune a tutte le configurazioni della montatura è la Piattaforma Equatoriale, costituita essenzialmente dall’asse di Ascensione Retta (o polare) in cui è racchiusa la ruota (a 144 denti) di 73,5 mm di diametro, cui è accoppiata una vite senza fine di 11 mm; sono inoltre compresi l’alloggiamento per il cannocchiale polare, il basamento inclinabile in latitudine con attacco GP2 regolabile tra 0° e 65° e la regolazione fine di azimut.
PRIME IMPRESSIONI
Nel corso dell’estate abbiamo avuto l’opportunità di testare un esemplare della Advanced Polaris completa di tutti gli accessori, inclusi quelli opzionali come il Polar Meter, sia per osservazioni in visuale che fotografiche.
LA PROVA
Sul campo la Advanced Polaris ha dimostrato una capacità di carico superiore ai 6 kg dichiarati: utilizzando un treppiede più robusto e solido del TL130, la montatura è stata infatti capace di sorreggere un tubo rifrattore di 127 mm (circa 8 kg) e di inseguire correttamente, a patto però di essere bilanciata e contrappesata adeguatamente. La montatura è stata testata per tre sere consecutive, in un pianoro prossimo al Monte Acuto (538 m) per valutare la validità della configurazione TL-130/AP-SM in riprese a largo campo da un sito discretamente buio.
CONCLUSIONI
Il sistema TL130/AP-SM ha manifestato ottime qualità e ne abbiamo apprezzate le caratteristiche di facilità trasporto e uso. La bontà costruttiva sia delle parti di serie che opzionali sono tali da poterlo considerare un “super-astroinseguitore” di gran classe e certamente capace di eccellenti prestazioni.