Questa volta non ci sono dubbi: il paginone centrale della rubrica spetta a Vesta, impegnata questo mese in un’opposizione decisamente favorevole. Un paio di lettori ricorderanno sicuramente che nel maggio-giugno del 2007 questo storico asteroide arrivò quasi alla minima distanza teorica dalla Terra (1,14 UA), brillando al punto tale (mag. +5,4) da rendersi ipoteticamente osservabile (da chi ne avesse davvero avuta l’intenzione) anche a occhio nudo. In realtà non ho poi avuto alcuna notizia di qualcuno che ci sia riuscito, il che semplicemente mi fa pensare che nessuno ci abbia mai provato…
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