
Ho letto con interesse il racconto del signor Paolo Campaner pubblicato nel numero 158 (aprile 2012), e posso dire di aver vissuto con dieci anni di anticipo le medesime situazioni, incontrando alcuni degli stessi protagonisti. Bresciano di Castenedolo, la mia passione nasce nel 1959 grazie all’incontro con Angelo Ferretti Torricelli (1891-1981), Professore di Fisica all’Università di Pavia, pioniere del movimento amatoriale in astronomia e tra l’altro fondatore, nel 1953, della “Specola Cidnea”, primo osservatorio astronomico italiano aperto al pubblico. Proprio durante la frequentazione dell’osservatorio mi viene concesso di utilizzare uno strumento che fa parte delle modeste disponibilità tecniche della specola. Nella fattispecie si tratta di un Newton da 40 cm, specchio Marcon, su montatura altazimutale. Le immagini che il telescopio mi propone sono entusiasmanti, ma non ho la possibilità di raggiungere spesso l’osservatorio e la separazione da quel luogo mi fa soffrire. Decido allora di avere uno strumento tutto mio e scelgo un telescopio con schema ottico newtoniano. Raccolgo alcune informazioni, e alla fine mi ritrovo a compiere un lungo viaggio (treno e autobus) fino a S. Donà di Piave, dove mi intrattengo in cordiale colloquio con il famoso costruttore di telescopi Virgilio Marcon.
Grazie Sig. Zorzi del tempo ha dedicato alla lettura dei miei ricordi, la coincidenza con di un incontro memorabile e irripetibile ci accomuna e lo si percepisce dalle emozioni che scaturiscono dalle sue parole, con cu,i Lei mi fa nuovamente partecipe.
Paolo Campaner
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