La cartina di questo mese riprende la costellazione del Sagittario mentre passa in meridiano, molto bassa sull’orizzonte sud. La sua declinazione è tale che l’oggetto di cui si parla nel test della rubrica, la notissima nebulosa M8, può essere osservato da Roma a un’altezza massima di circa +23°. Grazie alla sua cospicua luminosità l’individuazione avviene con facilità, poco più di un grado a est-sudest della stella 4 Sagittarii (mag. +4,7), ma per le osservazioni in alta risoluzione bisogna necessariamen
La cartina di questo mese riprende la costellazione del Sagittario mentre passa in meridiano, molto bassa sull’orizzonte sud. La sua declinazione è tale che l’oggetto di cui si parla nel test della rubrica, la notissima nebulosa M8, può essere osservato da Roma a un’altezza massima di circa +23°. Grazie alla sua cospicua luminosità l’individuazione avviene con facilità, poco più di un grado a est-sudest della stella 4 Sagittarii (mag. +4,7), ma per le osservazioni in alta risoluzione bisogna necessariamenLa “Laguna”, come viene familiarmente chiamata MESSIER 8, il più conosciuto oggetto deep-sky del Sagittario, è assieme a M42 (benché di questa sia più di tre volte più lontana) l’unica nebulosa che si può individuare ad occhio nudo alle nostre latitudini. O almeno, questo è quanto si poteva fare fino a qualche anno fa, quando anche dalle periferie delle nostre città il cielo era ancora in grado di assicurare spettacolo e divertimento. Per riuscirci ai nostri giorni è invece necessario spostarsi in qualche remota località collinare o di montagna… Cosa che – per fortuna, essendo la nostra intenzione quella di dedicare tutta la puntata a quest’unico oggetto – è abbastanza semplice fare durante la stagione estiva. Del resto, abbiamo pensato: vuoi vedere che malgrado la sua fama ben pochi osservatori visuali possono dire di conoscere davvero la sua storia?
Partiamo dal contorno – La regione che ospita la Laguna è ovviamente ricchissima di stelle di fondo; ci troviamo infatti nel Sagittario dove il chiarore della Via Lattea è molto intenso a causa della vicinanza del nucleo galattico, distante circa 6° verso sudovest. La nebulosa, che altro non è che una grande regione HII, ovvero una nube di idrogeno ionizzato dalla radiazione ultravioletta di giovani stelle appena formatesi al suo interno, dista più di 4000 anni luce dalla Terra e si estende in cielo per circa 1,5°, che a quella distanza equivalgono a più di 100 anni luce di estensione reale.