Supernovae

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Supernovae
Lo scorso marzo, il giapponese Sugano ha messo a segno un bel successo, se non altro dal punto di vista estetico. La galassia ospite della SN da lui scoperta è infatti non solo uno degli oggetti più belli del catalogo Messier ma anche una componente del Tripletto del Leone. Cortesia Maurizio Cecchini.

supernovae
Lo scorso marzo, il giapponese Sugano ha messo a segno un bel successo, se non altro dal punto di vista estetico. La galassia ospite della SN da lui scoperta è infatti non solo uno degli oggetti più belli del catalogo Messier ma anche una componente del Tripletto del Leone. Cortesia Maurizio Cecchini.

Quando una supernova esplode in una delle galassia incluse nel catalogo Messier – che raccoglie oggetti relativamente vicini – è una fortuna perché possiamo essere certi di poter quasi sempre ammirare un oggetto che raggiungerà una notevole luminosità. Non tutte le galassie presenti nel catalogo di Messier (40, distanti dai 2500 ai 68 milioni di anni luce, di luminosità compresa tra la mag. +4,5 e +11,5) hanno però ospitato una supernova, per lo meno in tempi moderni, da quando cioè è iniziata l’osservazione sistematica di queste esplosioni. Dall’inizio dello scorso secolo, ad esempio, non sono mai state scoperte SN in M33 – la Grande Galassia del Triangolo – o in M64 nella Chioma di Berenice; mentre sono molte le galassie che hanno ospitato numerose supernovae: 25 le galassie Messier (su 40) in cui sono state finora scoperte 55 SN.