Questa non è l'immagine della scoperta della SN2016aa ma una di quelle realizzate dai membri dell'ISSP il 4 febbraio che, verificata la presenza del plateau, hanno contribuito alla sua corretta classificazione come di tipo IIP; nello specifico, la ripresa è stata ottenuta da Paolo Campaner dell'Osservatorio di Ponte di Piave (TV) con il riflettore da 400 mm f/5,5 ed è la somma di 15 immagini da 75 secondi.
Questa non è l'immagine della scoperta della SN2016aa ma una di quelle realizzate dai membri dell'ISSP il 4 febbraio che, verificata la presenza del plateau, hanno contribuito alla sua corretta classificazione come di tipo IIP; nello specifico, la ripresa è stata ottenuta da Paolo Campaner dell'Osservatorio di Ponte di Piave (TV) con il riflettore da 400 mm f/5,5 ed è la somma di 15 immagini da 75 secondi.Come avrete facilmente constatato dalla “ultima ora” dello scorso mese, la domanda con cui ci eravamo lasciati, su chi sarebbe stato il primo scopritore italiano del 2016, non ha generato una grande suspence. Il 17 gennaio scorso, infatti, F. Ciabattari, E. Mazzoni e S. Donati dell’Osservatorio di Monte Agliale (ISSP) hanno individuato una debole stellina di mag.+18,3 nella spirale PGC 22658. Nel campo della galassia ospite, situata nella Giraffa a circa 4° a sud della bella e più famosa galassia a spirale NGC 2403, si trovano la spirale UGC 4196 e la piccola MCG+10-12-069 (rispettivamente circa 4′ e 1′ a sudest). Tutte e tre le galassie distano fra i 410 e i 420 milioni di anni luce.