
Ogni fine/inizio anno è segnato dalla “corsa ai bilanci”, e pure noi volentieri ci adeguiamo. Tanto più che, per il quarto anno consecutivo, anche nel 2014 l’ISSP si è posizionato ai vertici mondiali per numero di scoperte e autorevolezza del Progetto. Tredici i successi messi a segno dagli Osservatori che compongo l’ISSP, a cui vanno aggiunte le scoperte a opera degli altri amatori che in Italia operano in questa branca di ricerca: ben tre quelle dei faentini Mirko Villi, Mario Bombardini e Alessandro Benazzi, due del veterano forlivese Giancarlo Cortini e una del marchigiano Massimo Caimmi. Sono perciò 19 le supernovae italiane del 2014, superati nella classifica mondiale solo dall’inarrivabile BOSS di Stuart Parker, programma di ricerca amatoriale dell’emisfero meridionale, che si aggiudica la palma del migliore con 34 scoperte. Tempo di bilanci – positivi – anche per Koichi Itagaki, il famoso veterano giapponese (classe 1947) che il 13 dicembre scorso ha raggiunto la sua 100esima supernova.