Sulle spalle di giganti e nani – Jürgen Renn

0
Sulle spalle di giganti e nani – Jürgen Renn

Sulle spalle di giganti e nani“Sulle spalle di giganti e nani” di Jürgen Renn è il frutto di una ricerca storiografica, svolta presso l’Istituto Max Planck per la Storia della Scienza di Berlino, del quale l’autore è direttore. Il titolo riprende un celebre aforisma del XII secolo, attribuito al filosofo francese Bernardo di Chartres, secondo il quale il progresso della scienza è dovuto al sapere precedentemente acquisito. Partendo da questo presupposto, Renn intende spiegare i motivi che condussero Einstein a vedere più lontano dei suoi predecessori, compiendo una delle rivoluzioni scientifiche più importanti nella storia. Come giunse a formulare dapprima la teoria della relatività speciale e dieci anni più tardi a rivoluzionarla ed estenderla compiutamente nella teoria della relatività generale, che ancora oggi costituisce la base per comprendere la moderna cosmologia? Liberandosi dal “mito” che aleggia intorno alla figura dello scienziato, Renn analizza il contributo della cerchia di persone che presero parte alla sua formazione, stimolandolo attraverso idee e dibattiti, grazie ai quali il giovane Einstein maturò la possibilità di individuare, per mezzo di modelli concettuali, un’unità nella molteplicità dei fenomeni naturali. Tra queste, il compagno di università Marcel Grossmann; la futura moglie Mileva Mari, con la quale teneva una fitta corrispondenza e che insieme con l’amico Michele Besso divennero i suoi maggiori interlocutori; la lettura dei libri di Aaron Bernstein che permisero quegli sconfinamenti interdisciplinari grazie a cui il fisico sviluppò una prospettiva così diversa da quella condivisa nelle istituzioni accademiche. L’autore affronta anche un tema fondamentale per la storia della scienza: come è avvenuto il passaggio dalla fisica newtoniana alla fisica relativistica di Einstein?