Un sorprendentemente giovane Patrick Moore agli inizi della sua carriera come intrattenitore scientifico per la BBC. Fin da subito, la sua capacità di interessare lo spettatore portò “Sky at Night” a un livello di popolarità mai raggiunto da altre trasmissioni a carattere scientifico.Patrick Moore se n’è andato il 9 dicembre scorso, spegnendosi alla bella età di 89 anni nella sua casa di Selsey nel West Sussex; attorniato dagli amici più cari, dal suo gatto Tolomeo e dai tre figli adottivi. Qui in Italia era conosciuto e apprezzato per la serie interminabile di libri su cui migliaia di appassionati hanno potuto apprendere con facilità i primi rudimenti di astronomia, ma in Inghilterra la sua popolarità tralicava il puro aspetto scientifico, sconfinando nell’incondizionato amore che si riserva di solito a una pop star eccentrica e geniale.
Volendo ripercorrere la vita di Patrick Moore si deve forzatamente fare i conti con una personalità ricca di contraddizioni, espressa da un personaggio che dal punto di vista umorale e fisico sembrava uscito direttamente dalle pagine del Circolo Pickwick… Conservatore, misogino, quasi un reazionario, Moore si compiaceva di mostrarsi al pubblico indossando un abbigliamento decisamente old-british, con tanto di inseparabile monocolo che esibiva da quando aveva 16 anni e che gli accentuava l’espressione cartonescamente severa e accigliata. Era un uomo schietto, che non rinunciava mai a dire quello che pensava anche quando poteva risultare scomodo e politicamente scorretto, ma anche un uomo estremamente generoso, dotato di grande humour e impegnato fino all’ultimo nel suo appassionante lavoro di divulgatore dell’astronomia.