
Scritto in latino, con una prosa limpida ed estremamente diretta, l’opera riproponeva in un linguaggio sobrio ma ricco di suggestioni i risultati acquisiti da Galileo nel corso delle sue prime osservazioni telescopiche.
In essa, dopo una breve descrizione dello strumento, erano descritte essenzialmente tre novità: la natura “terrestre” e irregolare della Luna; l’esistenza di una moltitudine di stelle non visibili a occhio nudo che affollano la Via Lattea e infine la scoperta degli astri Medicei, ovvero dei satelliti di Giove…