La cartina del mese ritrae la costellazione del Sagittario mentre bassissima sull’orizzonte, com’è alle nostre latitudini, transita al meridiano. Questo è il momento in cui i due sistemi di riferimento usati più comunemente nel cielo (equatoriale e altazimutale) coincidono. La regione verso cui guardare questo mese è quella che circonda la stella Kaus Borealis, incoronata da quattro globulari (M22, M28, NGC 6638 e NGC 6642) immersi tra le nubi stellari della Via Lattea.
La cartina del mese ritrae la costellazione del Sagittario mentre bassissima sull’orizzonte, com’è alle nostre latitudini, transita al meridiano. Questo è il momento in cui i due sistemi di riferimento usati più comunemente nel cielo (equatoriale e altazimutale) coincidono. La regione verso cui guardare questo mese è quella che circonda la stella Kaus Borealis, incoronata da quattro globulari (M22, M28, NGC 6638 e NGC 6642) immersi tra le nubi stellari della Via Lattea.Se per molti l’estate è sinonimo di sabbia, mare, bibite e gelati, per l’osservatore visuale (che il suo personale calendario ce l’ha nel cielo), l’estate è invece il tempo dell’Ofiuco e del Sagittario. E di più ancora: è il tempo degli ammassi globulari, come l’inverno s’identifica totalmente nella Grande Nebulosa di Orione e la primavera negli ammassi di galassie. Così, proprio mentre l’estate declina, ci piace l’idea di poterci tuffare un’ultima volta nel grande fiume di stelle che attraversa il Sagittario. E non in un punto qualsiasi, ma proprio là dove quattro globulari formano un quadrilatero nei pressi della brillante stella Kaus Borealis.
Messier 22 – Ed è proprio da Kaus Borealis (lambda Sagittarii, mag. +2,8) che converrà partire per andare alla ricerca del primo spigolo del “quadrilatero”, situato meno di 2,5° a nordest dalla stella. Stiamo parlando di M22, il terzo più luminoso globulare del cielo (dopo Omega Centauri e 47 Tucanae) e il quarto per dimensioni angolari (dopo Omega Centauri, 47 Tucanae e M4); quindi più grande e brillante anche del più famoso M13, sebbene un po’ penalizzato dalla limitata altezza sull’orizzonte che può raggiungere alle nostre latitudini.