

Scrivo queste righe a metà marzo, ultimo giorno utile per consegnare l’articolo in redazione prima di andare in stampa. La Pan-STARRS è appena passata al perielio e anche se non è ancora il caso di dare giudizi definitivi, provo a fare un primo parziale bilancio. Che dire? Anzitutto, come si era purtroppo ormai capito da tempo (anche se si sperava in un botto finale, un po’ come avvenne con la McNaugth nel 2007) la cometa non si è trasformata in un oggetto capace di competere con le grandi comete del passato. Bisogna però dire che il valori di luminosità raggiunti sono stati più che buoni. Sembra infatti che la magnitudine al momento del picco l’abbia portata a brillare probabilmente attorno alla prima magnitudine (ma più avanti vedremo che forse è andata ancora meglio); molto più di quanto le pessimistiche previsioni di esperti come Seiichi Yoshida lasciavano pensare. Ciò nonostante non è risultata facile da localizzare, almeno per i meno esperti.