
È risaputo che per disporre di un buon setup non è sufficiente un telescopio dotato di buone ottiche. Sono molti infatti gli elementi ad entrare in gioco in quel meccanismo(soltanto apparentemente semplice) qual è l’osservazione astronomica. Tra questi meritano particolare attenzione gli oculari, altrettanto importanti – anzi, in certi casi addirittura determinanti – al fine di un buon sfruttamento delle potenzialità di un’ottica qualitativa. Questo mese presentiamo ai lettori di Coelum la nuova serie di oculari XWA (Xtreme Wide Angle) della californiana Meade che, come dice il nome, forniscono un campo apparente di osservazione estremamente ampio: ben 100 gradi! Come vedremo nel corso di questa prova, sono molteplici i vantaggi ottenibili dall’uso di questo tipo di oculari, in special modo per quanto riguarda l’osservazione degli oggetti deboli, specie se estesi. La serie Meade 5000 XWA (Made in China) è composta di tre focali – 9, 14 e 20 mm – che offrono una buona gamma di ingrandimenti, dai medio/bassi ai medio/alti. Tutti i tre oculari (diametro 2″/50,8 mm) hanno uno schema ottico a 9 elementi trattati multistrato, con lenti annerite ai bordi e un interno ben opacizzato… fattori che consentono (come espressamente dichiarato dal costruttore e verificato durante la prova) di ottenere immagini ad alto contrasto e corrette su tutto il campo (che è veramente enorme!). Si tratta di oculari piuttosto massicci e ben curati esteticamente, con ottime finiture e un’impugnatura ergonomica gommata a prova di scivolo! Dalla focale più generosa a quella minore, tutto è votato alla comodità nell’osservazione: dal paraluce in gomma, alla grande estrazione pupillare (vedi tabella a pag. 53) che caratterizza ogni oculare della serie.