Notiziario di Astronautica

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Una bella panoramica del terreno esplorato da Yutu, ripresa con esposizioni multiple dal lander lunare Chang'e-3. Solo poche settimane fa sembrava che il piccolo rover non sarebbe riuscito a ridestarsi dal letargo indotto dalla discesa della notte lunare, e invece con il ritorno del Sole è tornato a muoversi e a comunicare.

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Una bella panoramica del terreno esplorato da Yutu, ripresa con esposizioni multiple dal lander lunare Chang'e-3. Solo poche settimane fa sembrava che il piccolo rover non sarebbe riuscito a ridestarsi dal letargo indotto dalla discesa della notte lunare, e invece con il ritorno del Sole è tornato a muoversi e a comunicare.

Chang’e-3

Con grande sorpresa di tutti, sembra proprio che il piccolo Yutu sia riuscito superare a la seconda notte lunare dopo i malfunzionamenti che avevano fatto temere il peggio per il veicolo cinese. La missione prosegue, ma permangono i problemi meccanici al rover, mantenendo così viva la preoccupazione per il superamento della prossima notte lunare in arrivo. Il guasto (di natura meccanica) impedisce a uno dei pannelli solari di richiudersi sul corpo del rover per ripararlo dal freddo della notte lunare (che arriva a –180°C) e ottimizzare il funzionamento dei riscaldatori a radioisotopi montati per proteggere l’elettronica di bordo. Se superasse anche questa terza notte sarebbe arrivato al termine della missione primaria che doveva durare solo tre mesi. Il rover ha percorso circa 100 metri sulla superficie selenica.

La Stazione Spaziale Internazionale

A bordo della Stazione prosegue la Expedition 38 con l’equipaggio composto dal comandante Oleg Kotov, da Sergey Ryazanskiy, Michael Hopkins, Mikhail Tyurin, Richard Mastracchio e da Koichi Wakata. Lo scorso 18 febbraio è terminata la missione del cargo privato Cygnus, la Orb-1, con un distacco assistito dal braccio robotico Canadarm-2 della ISS e un rientro distruttivo controllato sul Pacifico meridionale, nel “cimitero dei satelliti”, avvenuto il giorno dopo. Come al solito la capsula pressurizzata era stata riempita con i rifiuti della Stazione.

Mars Science Laboratory

CURIOSITY – Marte, Sol 555 (27 febbraio 2014). Il grande rover ha immortalato la terra nel cielo marziano con un’immagine che mostra sia il luminoso punto rappresentato dal nostro pianeta che il suo satellite naturale. L’immagine – ripresa il 31 gennaio scorso, 80 minuti circa dopo il tramonto del Sole – mostra la Terra come una stella della sera che surclassa in luminosità ogni altro astro nel cielo di Marte. Intanto i danni alle ruote continuano ad aumentare e quindi i driver (i piloti responsabili della guida), nella scelta del percorso da seguire, hanno deciso di privilegiare i terreni sabbiosi, con meno rocce affioranti.

Mars Exploration Rover

OPPORTUNITY – Marte, Sol 3589 (27 febbraio 2014). Il MER-B si sta arrampicando su “Murray Ridge” sul lato settentrionale di “Solander Point”, posto sul bordo del cratere “Endeavour”. Le operazioni sono ridotte al minimo e ovviamente la priorità è il mantenimento del rover in buone condizioni, che gli permettano di superare l’inverno marziano. Nel frattempo è stato risolto il mistero della roccia chiamata “Pinnacle Island”. Ricordo che l’8 gennaio scorso, in un’area vicino al rover, era improvvisamente comparso un piccolo sasso di circa 4 cm non presente nelle fotografie precedentemente scattate della stessa zona. Alla fine si è scoperto che si trattava di un frammento staccatosi da una roccia toccata da una delle ruote del rover. Al Sol 3575 (12 febbraio 2014) l’odometria totale è di 38,74 km percorsi sulla superficie di Marte.