

Stazione Spaziale Internazionale
Il 20 novembre la ISS ha compiuto 15 anni; tanto è passato dal lancio del primo modulo che ha dato il via alla costruzione del più grande avamposto spaziale del genere umano. Le operazioni a bordo della Stazione procedono secondo i piani e la Expedition 38 è in corso. L’equipaggio è composto dal comandante Oleg Kotov, Sergey Ryazanskiy, Michael Hopkins, Mikhail Tyurin, Richard Mastracchio e Koichi Wakata.
Mars Exploration Rover
OPPORTUNITY – Marte, Sol 3497 (24 novembre 2013). L’energia a disposizione per il rover è costantemente in diminuzione, e anche la risalita del pendio per continuare lo studio del lato settentrionale di “Solander Point” è stata interrotta dopo un ultimo spostamento di 3,5 m che ha posizionato il rover nel punto in cui trascorrerà l’inverno, chiamato “Moreton Island”.
Mars Science Laboratory
CURIOSITY – Marte, Sol 463 (24 novembre 2013). Il rover della NASA che sta esplorando il cratere Gale è incappato in alcuni problemi software ed elettrici. Dopo aver viaggiato con decine di spostamenti gestiti in automatico dal nuovo sistema Autonav, che gli permette di muoversi riconoscendo gli ostacoli e gli eventuali pericoli posti sulla sua strada, il 7 novembre scorso ha subito un guasto che lo ha messo in Safe Mode.
La MAVEN in rotta per Marte
La missione MAVEN (Mars Atmosphere and Volatile Evolution) è partita il 19 novembre con un lancio perfetto dal complesso di lancio 41 dell’Air Force Station di Cape Canaveral, in Florida. MAVEN si occuperà di misurare gli strati esterni dell’atmosfera marziana per studiarne l’evoluzione attuale e il grado di dispersione nello spazio.
Anche l’India verso Marte
Mars Orbiter Mission, così si chiama la prima missione indiana verso il pianeta rosso. Lanciata con successo il 5 novembre dal Satish Dhawan Space Centre nell’isola indiana di Sriharikota, ha raggiunto l’orbita terrestre e dopo cinque accensioni si è inserita in una traiettoria trans-marziana che la porterà a raggiungere la sua destinazione nel settembre 2014.
Il rientro di GOCE
Malgrado il grande tamtam mediatico che ha seguito il rientro di GOCE (compresi gli avvertimenti della Protezione Civile), la missione del “Gravity field and steady-state Ocean Circulation Explorer” si è conclusa l’11 novembre senza provocare danni: il satellite si è disintegrato al rientro in atmosfera e solo una parte (circa 200-250 kg secondo i calcoli dell’ESA) dei frammenti avrebbe raggiunto la superficie terrestre, cadendo in mare nell’Atlantico meridionale, al largo delle isole Falkland.