

SORPRESA CINESE PER 4179 TOUTATIS
Il 13 dicembre scorso, la sonda cinese Chang’e 2 ha realizzato un sorprendente e inaspettato sorvolo del piccolo e “pericoloso” asteroide. Stranamente, vista la concomitanza con l’attesa “fine del mondo” del 21 dicembre, l’incontro ravvicinato di Toutatis con la Terra è avvenuto senza grandi clamori mediatici tra l’11 e il 12 dicembre, giorno in cui l’asteroide è passato ad appena 7 milioni di chilometri dal nostro pianeta. Non un record assoluto, visto che nel 2004 passò cinque volte più vicino, ma comunque senz’altro una buona occasione per studiare il pianetino più in dettaglio indagando la sua superficie da Terra, con antenne radar come quella californiana di Goldstone.
MAKEMAKE è un mondo senza atmosfera
Makemake, precedentemente noto con la designazione provvisoria di 2005 FY9 è il terzo pianeta nano per dimensioni del Sistema solare (1500 km di diametro) e con una distanza media dal Sole di 45,8 UA appartiene alla classe dei plutoidi [vedi Coelum n. 98]. La temperatura estremamente bassa (circa 30K) che si registra sulla superficie starebbe ad indicare una copertura di ghiacci di metano, etano e probabilmente azoto; e questo ha convinto la maggior parte degli astronomi nel ritenere che la sua atmosfera potesse essere simile a quella di Plutone. Il nuovo studio ha mostrato invece che, come anche Eris, Makemake non è circondato da un’atmosfera significativa. L’equipe, guidata da José Luis Ortiz (Instituto de Astrofísica de Andalucía, CSIC, Spagna), ha combinato diverse osservazioni effettuate con tre telescopi dell’ESO nei siti osservativi del Cile di La Silla e Paranal con dati di altri telescopi più piccoli del ud America per osservare Makemake (mag. +16,9) mentre transitava di fronte a una stella di mag. +17,3 situata in Coma Berenices.
Su VEGA fasce di asteroidi simili a quelle del Sistema solare
I ricercatori hanno individuato una fascia di asteroidi attorno a Vega, composta da due cinture, una più calda e l’altra più fredda, tra le quali dovrebbero trovarsi dei pianeti nascosti. La scoperta, realizzata grazie all’utilizzo dell’osservatorio orbitante della NASA e dell’ESA Herschel e del telescopio spaziale della NASA Spitzer, è particolarmente rilevante perché riguarda Vega, la seconda stella più luminosa dell’emisfero celeste boreale, e fa il paio con quanto scoperto recentemente attorno a un’altra stella, Fomalhaut, la diciottesima stella più brillante vista dalla Terra. I dati raccolti da entrambe le ricerche mostrano l’esistenza di due tipologie di cinture: una interna e calda, e una più esterna e fredda separate da uno spazio vuoto. Come si può notare dalla figura in alto, questa lacuna è molto simile nelle proporzioni a quella che nel nostro Sistema solare separa la fascia principale degli asteroidi da quella di Kuiper.