
Un classico esperimento astronomico, che gli amanti delle imprese disperate possono tentare anche dalle regioni settentrionali della Penisola, è quello di provare a osservare lo Scorpione nella sua interezza. Normalmente ci si accontenta d’individuare il cosiddetto “pungiglione”, segnato dalla posizione di Shaula, una stella azzurra di mag. +1,6, che tuttavia si trova a una declinazione non impossibile di –37° ed è quindi osservabile da tutta Italia. Molto più difficile è arrivare a vedere le stelle più meridionali della costellazione, la Theta e la Eta, di seconda e terza grandezza rispettivamente, che si trovano a –43° di declinazione.