Kurt Gödel a passeggio con Albert Einstein nei giardini di Princeton. Il matematico originario della Moravia (era nato a Brno nel 1908) e il fisico tedesco insegnavano tutti e due all’Institute for Advanced Study, e si frequentavano praticamente ogni giorno; specialmente da quando, nel 1949, basandosi sulle equazioni della relatività generale, Gödel, concepì un modello di universo in rotazione perfettamente in accordo con la teoria generale della relatività, nel quale era “teoricamente concepibile” viaggiare nel passato. Questo perché Gödel dimostrò che, in un universo che compisse una rotazione in meno di 70 miliardi di anni, le traiettorie di spazio-tempo, pur muovendosi costantemente verso il loro futuro locale, possono arrivare ugualmente nel passato, lungo traiettorie temporali chiuse. A quel tempo la cosa creò scalpore, ma il modello di Gödel, che prevedeva un universo infinito e statico, decadde quando si seppe che il nostro universo è invece in espansione.
Kurt Gödel a passeggio con Albert Einstein nei giardini di Princeton. Il matematico originario della Moravia (era nato a Brno nel 1908) e il fisico tedesco insegnavano tutti e due all’Institute for Advanced Study, e si frequentavano praticamente ogni giorno; specialmente da quando, nel 1949, basandosi sulle equazioni della relatività generale, Gödel, concepì un modello di universo in rotazione perfettamente in accordo con la teoria generale della relatività, nel quale era “teoricamente concepibile” viaggiare nel passato. Questo perché Gödel dimostrò che, in un universo che compisse una rotazione in meno di 70 miliardi di anni, le traiettorie di spazio-tempo, pur muovendosi costantemente verso il loro futuro locale, possono arrivare ugualmente nel passato, lungo traiettorie temporali chiuse. A quel tempo la cosa creò scalpore, ma il modello di Gödel, che prevedeva un universo infinito e statico, decadde quando si seppe che il nostro universo è invece in espansione.
Risultati sulla mappatura del fondo cosmico realizzata dalla sonda WMAP hanno riaperto anche l’antica questione sulla POSSIBILE ROTAZIONE DELL’UNIVERSO.
Uno dei fenomeni più diffusi e più facilmente osservabili nel cosmo è quello della rotazione degli oggetti celesti. L’astronomia, e in un certo senso la scienza stessa, è nata proprio dai tentativi di descrivere matematicamente le regolarità e irregolarità del moto apparente del Sole, della Luna e dei pianeti intorno alla Terra. La scienza moderna ha poi permesso non solo di scoprire che la Terra, come gli altri pianeti, ruota su se stessa e si muove lungo un’orbita intorno al Sole, ma anche di rivelare tanti altri esempi di oggetti celesti in rotazione: le stelle doppie e multiple, i pianeti extrasolari, la Via Lattea e le altre galassie a spirale. Vi sono sistemi, come le galassie ellittiche o gli ammassi di galassie, nei quali prevalgono i moti casuali e disordinati, ma la rotazione è un fenomeno diffuso nel cosmo. Può dunque sorgere spontanea una domanda: e se, come molti dei suoi sottosistemi, fosse in rotazione l’universo stesso?
1 commento
La risposta e si!Infatti solo cosi puo’ funzionare la mia idea di Universo.In rotazione continua, e nello scambio tra Materia e Antimateria.I buchi neri che vediamo(e di cui gli Astrofisici non sanno spiegare le caratteristiche fisiche),non sono altro che Stelle di Antimateria.
La risposta e si!Infatti solo cosi puo’ funzionare la mia idea di Universo.In rotazione continua, e nello scambio tra Materia e Antimateria.I buchi neri che vediamo(e di cui gli Astrofisici non sanno spiegare le caratteristiche fisiche),non sono altro che Stelle di Antimateria.