

Poco prima di laurearsi, Livio Gratton aveva iniziato il servizio militare – svolto come ufficiale di complemento in artiglieria – terminato il quale ottenne grazie all’appoggio di Castelnuovo, di Bompiani e del direttore dell’Osservatorio di Brera Bianchi, una borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche per lavorare a Leida in Olanda e a Stoccolma in Svezia. In Olanda Gratton lavorò con Ian Oort, uno dei massimi astronomi del Novecento. Fu un’esperienza formativa di grande importanza. Questo è il suo racconto.
PARTE 5. In Olanda sotto la guida di Jan Oort
L’Olanda mi rimase subito simpatica. Leida particolarmente mi piacque con le sue strade strette e tortuose e i canali attraversati da ponti che ricordavano un poco quelli di Venezia. La cosa che mi mancava, rispetto all’Italia, era il colore delle case e del cielo; tutto era grigio, dominato da una cappa lattiginosa, invece dei contrasti luminosi a cui ero abituato.