Livio Gratton (1910 – 1991) Viaggio di un astronomo attraverso il ventesimo secolo – Parte 5

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Livio Gratton (1910 – 1991) Viaggio di un astronomo attraverso il ventesimo secolo – Parte 5
Le cupole dell’Osservatorio di Leida come apparivano durante il restauro che ha rimesso a nuovo tutta la storica struttura che, tuttavia, non è più dedicata alla ricerca astronomica ma ospita la facoltà di biologia
Osservatorio di Leida
Le cupole dell’Osservatorio di Leida come apparivano durante il restauro che ha rimesso a nuovo tutta la storica struttura che, tuttavia, non è più dedicata alla ricerca astronomica ma ospita la facoltà di biologia

Poco prima di laurearsi, Livio Gratton aveva iniziato il servizio militare – svolto come ufficiale di complemento in artiglieria – terminato il quale ottenne grazie all’appoggio di Castelnuovo, di Bompiani e del direttore dell’Osservatorio di Brera Bianchi, una borsa di studio del Consiglio Nazionale delle Ricerche per lavorare a Leida in Olanda e a Stoccolma in Svezia. In Olanda Gratton lavorò con Ian Oort, uno dei massimi astronomi del Novecento. Fu un’esperienza formativa di grande importanza. Questo è il suo racconto.

PARTE 5. In Olanda sotto la guida di Jan Oort
L’Olanda mi rimase subito simpatica. Leida particolarmente mi piacque con le sue strade strette e tortuose e i canali attraversati da ponti che ricordavano un poco quelli di Venezia. La cosa che mi mancava, rispetto all’Italia, era il colore delle case e del cielo; tutto era grigio, dominato da una cappa lattiginosa, invece dei contrasti luminosi a cui ero abituato.