
Proliferano gruppi e associazioni che vogliono esplorare la stratosfera e stabilire nuovi record di altezza
Dopo il successo della prima serie di lanci organizzati dal gruppo di StratoSpera Ballon Project, che il settembre del 2010 aveva stabilito un record raggiungendo i 39 614 metri di quota (vedi su Coelum 143 l’articolo “Abbiamo raggiunto l’anticamera dello Spazio”), altri gruppi amatoriali si sono cimentati di recente in quest’impresa. A cominciare sono stati due ragazzi di Montereale (AQ), Dario Pupi e Domenico Sebastiani, che nel febbraio scorso hanno costruito e lanciato il pallone sonda Stratosphere I che con una videocamera e un localizzatore GPS ha raggiunto i 30 000 metri, atterrando dopo qualche ora di volo in provincia di Teramo. A seguire, il gruppo Magna Grecia Aerospace che il 14 luglio ha stabilito un nuovo record con 39 865 metri lanciando HORUS dalla zona di Minturno con l’aiuto del GAM (Gruppo Astrofili Minturno). Sempre il MGAerospace ha poi fatto un bis il 7 agosto, lanciando questa volta dalla Calabria e regalandoci le immagini dello stretto di Messina dalla quota di 31 000 metri. Poi è stata la volta di quattro ragazzi di Bagno a Ripoli (FI) – Alessio Pampaloni, 24 anni, laureando in ingegneria aerospaziale all’Università di Pisa; Lorenzo Biffoli, 25 anni, perito elettronico, progettista di quadri elettrici; Tommaso Ristori, 25 anni,laureato in matematica; Lorenzo Maddii Fabiani, 25 anni, laureando in fisica – che il 22 luglio hanno portato una telecamera con un piccolo astronauta di Lego e la bandiera del giglio fiorentino a 32 000 metri di quota. Sia il gruppo di StratoSpera che quello della sonda HORUS hanno integrato nei rispettivi payload diversi strumenti ed esperimenti scientifici.