
Lo abbiamo detto più volte, la scoperta di esopianeti ha subito una crescita incredibile da un paio di decenni a questa parte. Un incremento dovuto in parte alla aumentata risoluzione degli strumenti impiegati nella loro ricerca e in parte alla grande fetta di ore osservative dedicate dai telescopi, che hanno contribuito ad aumentare le informazioni in nostro possesso. Grazie ai transiti e alle occultazioni infatti è possibile avere dati preziosi sulle proprietà di trasmissione e assorbimento atmosferiche oltre che, usando le curve di fase, sulla misura della capacità termica e dell’albedo di questi pianeti.
Per poter studiare gli esopianeti e l’eventuale presenza della vita su di essi, è necessario conoscere molto bene anche le caratteristiche della stella che li ospita. Infatti, sappiamo che il connubio delle proprietà stellari e planetarie è essenziale per fissare i limiti di una grandezza molto importante, e di cui abbiamo più volte parlato: la zona di abitabilità (HZ).