La rovina della casa degli Herschel

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La rovina della casa degli Herschel
Casa Herschel
Dopo tre anni passati nella scomoda e umida casa di Datchet, nel giugno del 1785 Caroline e William Herschel si trasferiscono in questa casa, la Clayhall Farm House di Old Windsor. Ci rimarranno pochi mesi, il tempo di iniziare la costruzione del riflettore da 1,2 metri di diametro. I primissimi giorni di aprile del 1786 saranno già alla Grove House di Slough.

Esattamente 50 anni fa, nel 1963, veniva demolita nella cittadina inglese di Slough la monumentale e storica abitazione degli Herschel, da dove i fratelli William e Caroline realizzarono in più di 5000 notti osservative quello che possiamo senza dubbio definire il primo “inventario del cielo”.

La vita di William Herschel – per chi volesse approfondire il contesto in cui maturarono le vicende che stiamo per narrarvi – è già stata trattata in numerosi articoli di questa rivista (vedi ad esempio gli articoli: “La vita di Karoline Herschel” su Coelum n. 68; “Herschel, Piazzi e la diatriba su CERERE” su Coelum n. 90), ma della grande importanza della sua casa di Slough e delle sorti che hanno portato alla dolorosa perdita di un luogo storico per l’astronomia si è sempre parlato soltanto di sfuggita. Torniamo sull’argomento a mezzo secolo dalla volontaria cancellazione di un luogo che si doveva preservare ad ogni costo, e che invece è ora perso per sempre. Tutto inizia nel 1782, quando la scoperta di Urano da parte di Herschel, avvenuta l’anno prima, viene ricompensata da Giorgio III con la nomina dell’astronomo anglo-tedesco alla carica di “Astronomo personale del re” (da non confondere con quella di “astronomo reale”, detenuta al tempo da Nevil Maskelyne). Malgrado il titolo sia piuttosto avaro in termini di rendita economica (200 sterline l’anno, pari a 25 000 euro dei nostri giorni), comporta comunque degli obblighi a cui Herschel non può o non vuole sottrarsi, come quello ad esempio di abitare nei pressi del Castello di Windsor, residenza abituale del sovrano…