Chi fa riprese deep sky con camere CCD o reflex digitali sa quanto sia difficile e spesso esasperante la fase della messa a fuoco. Non è raro, soprattutto agli inizi, terminare un’intera sessione di qualche ora e accorgersi che tutte le immagini acquisite sono state rovinate da una sfocatura che non si era affatto notata. Sarebbe bello avere un sistema oggettivo e infallibile che consenta di trovare rapidamente e senza grossolani errori il punto di fuoco del proprio telescopio. Questo desiderio sembra meno lontano di quanto si possa credere, grazie all’ingegno e alla collaborazione di un gruppo di volenterosi astrofotografi.
