LA ISON VA IN SCENA non si fanno previsioni: sarà quel che sarà…

0
LA ISON VA IN SCENA non si fanno previsioni: sarà quel che sarà…
Una bella ripresa della ISON realizzata dall'astrofotografo inglese Damian Peach alle 11:19 TU dell'11 ottobre 2013. In quel momento la cometa si trovava nel Leone, 1,5° a nord di Marte. La stella più luminosa del campo è la SAO 98874, di mag. +7,5. La coda era lunga circa 18'.
ISON
Una bella ripresa della ISON realizzata dall'astrofotografo inglese Damian Peach alle 11:19 TU dell'11 ottobre 2013. In quel momento la cometa si trovava nel Leone, 1,5° a nord di Marte. La stella più luminosa del campo è la SAO 98874, di mag. +7,5. La coda era lunga circa 18'.

E così, dopo un’attesa di 13 mesi da quando ne fu annunciata la scoperta e il suo probabile futuro da “cometa del secolo” (in senso assoluto), la C/2012 S1 (ISON) si appresta a rivelare nel mese di novembre la sua reale possibilità di diventare, più modestamente, almeno la “cometa del 21° secolo”.
Alla data in cui stiamo scrivendo (metà ottobre), non sembrano esserci sostanziali novità rispetto a quanto abbiamo riportato nell’articolo del numero scorso. Sulla base delle stime attuali, sembra che la ISON potrà raggiungere al massimo un valore di luminosità prossimo alla –6, ben al di sotto delle prime valutazioni che, come si ricorderà, la vedevano raggiungere magnitudini comprese tra la –10 e la –15. Al 15 ottobre la cometa distava dalla Terra circa 1,72 UA e nelle foto più riuscite presentava un’unica coda estesa per circa 20 primi d’arco. La chioma era invece aumentata in dimensione, assumendo una colorazione verdastra, diretta conseguenza della sublimazione di molecole di gas cianogeno e carbonio eccitate dai raggi UV provenienti dal Sole. Insomma, una graziosa cometina di decima magnitudine, ma niente che possa minimamente far pensare a una cometa in procinto di trasformarsi nello spettacolo che tutti stiamo aspettando. Nulla a che vedere, infatti, con le previsioni diffuse dopo la sua scoperta, che per quella data davano la ISON già alle soglie della visibilità ad occhio nudo…