
Se vi ricordate, nel numero scorso avevamo parlato dello Scultore e di certe sue galassie (NGC 55 ed NGC 300), giudicando una vera sfida il riuscire a inquadrarle nel telescopio vista la loro altezza sull’orizzonte. Ebbene, questa volta affonderemo ancora più verso le regioni australi, andando a visitare la sottostante costellazione della Fenice; ma se la mitica Fenice era solita tornare a spiccare il volo dalle sue ceneri, la stessa cosa non avviene certamente per l’omonima costellazione, che non riesce mai ad alzare la testa sopra l’orizzonte per più di qualche grado. La Fenice, apparsa per la prima volta nell’Uranometria del Bayer nel 1603, è infatti una costellazione decisamente australe, distesa sulla fascia che va dai –40° a –57° di declinazione.
Numeri che non lasciano scampo, tanto che anche durante il suo fugace apparire in prima serata, nel corso di questo mese, potremo sperare di vederne solo la parte settentrionale. Mai come in questo caso diventa determinante la località da cui si osserva..